Le amministrative 2022 sanciscono, qualora ce ne fosse bisogno, una ormai acclarata verità: il centrodestra unito vince. Le urne premiano ancora una volta la coerenza di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia.
Il risultato delle recenti amministrative conferma, quindi, quanto sosteniamo da sempre e non a caso il nostro modus operandi è il coinvolgimento di tutti i partiti ed i movimenti di centrodestra su piccoli e grandi temi di interesse territoriale, perché per battere populismi e centrosinistra è necessaria l’unità di intenti.
Ed è sull’onda di questi risultati che bisogna lavorare per giungere preparati ai prossimi appuntamenti elettorali, tra cui le amministrative dei vari comuni e quelle di Corigliano Rossano nel 2024. Dopo l’aberrante incidente di percorso targato Flavio Stasi, da cancellare e dimenticare, eletto sull’onda del malpancismo, la città, la prima città della provincia di Cosenza per popolazione e territorio, deve voltare velocemente pagina. Stasi è figlio del populismo più becero, in linea con quell’ipocrita tzunami giallo che si era ripromesso di rivoltare l’Italia come un calzino e poi ha ceduto alle primissime lusinghe del potere e dello status quo: il primo cittadino di Corigliano Rossano è la fotocopia sbiadita di quei personaggi e come loro finirà nell’oblio. L’attuale primo cittadino è la dimostrazione lampante che i movimenti civici di ispirazione trasversale sono anche questi un errore: la storia insegna che le loro vittorie sono poi state sempre schiacciate dal peso delle cambiali elettorali sottoscritte per trionfare a tutti i costi da personaggi senza né arte né parte.
Per governare la città unica serve la politica, servono partiti, servono i programmi e le idee, serve una visione prospettica nel tempo. Servono amministratori capaci di trasformare quelle idee in raffigurazioni plastiche nella realtà quotidiana, per uno sviluppo sostenibile del territorio. Corigliano Rossano, centro nevralgico dell’area jonica e dell’intera Sibaritide, deve svolgere il ruolo naturale di centro di aggregazione, sdoganarsi dall’isolamento in cui Stasi l’ha catapultata ed ergersi a guida, con autorevolezza. Ma soprattutto deve saper dimostrare con i fatti che può assolvere a quel ruolo e non solo con la forza dei grandi numeri. Per questi motivi auspichiamo unità di intenti e di obiettivi tra le forze di centrodestra. Ai neo amministratori di centrodestra eletti nei comuni auguriamo buon lavoro ed a chi è ancora in corsa nei turni di ballottaggio, buona fortuna.
*dirigente nazionale di Fratelli d’Italia
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