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Talerico non si nasconde: «Al ballottaggio sostengo Fiorita»

Il candidato sindaco ufficializza la sua scelta: «No all’area di Donato, ha posto veti nei miei confronti. Ma non farò apparentamenti»

Pubblicato il: 17/06/2022 – 16:56
Talerico non si nasconde: «Al ballottaggio sostengo Fiorita»

CATANZARO «Sosterrò Fiorita al ballottaggio». Lo ha annunciato Antonello Talerico, presidente dell’Ordine degli avvocati, già candidato sindaco di Catanzaro al primo turno delle Comunali che al ballottaggio vedrà sfidarsi Valerio Donato, sostenuto da una coalizione con forze di centrodestra, centrosinistra e moderate, e Nicola Fiorita, candidato sindaco del centrosinistra compreso Pd e Movimento 5 Stelle. Talerico ha reso noto che la sua posizione, all’interno della coalizione che l’ha sostenuto, è quella «del 70% del mio schieramento», nel senso che con Fiorita schiererà le due liste “Io scelgo” e “Catanzaro al Centro”, considerando che una lista a lui alleata, “Noi con l’Italia”, non ha dato alcuna indicazione di voto per il ballottaggio.

«Non ci saranno apparentamenti tecnici»

«La mia scelta – ha sostenuto Talerico nel corso di una conferenza stampa – non è ideologica, altrimenti non dovrei appoggiare nessuno, la mia è una valutazione assolutamente legata alla persona del sindaco. Noi voteremo Fiorita, che ho incontrato, ma non perché abbiamo trovato un accordo sul dare e avere, ma perché la prospettiva del cambiamento mi vede più vicino a Fiorita che non a Donato. Fiorita infatti ha bisogno di meno anticorpi rispetto a Donato, che nel momento in cui dovrà comporre la Giunta avrà tantissimi problemi. Fiorita nella formazione della Giunta addirittura si rafforzerà, con lui non ci sarà l’ingovernabilità. Non faremo apparentamenti tecnici, non entrerò in nessuna Giunta e in nessun altro ruolo, voglio solo dare un contributo fattivo, appoggerò i provvedimenti utili e condivisibili ma non voterò provvedimenti che non mi convincono. Ho chiesto a Fiorita di fare una Giunta di alto spessore, con componenti anche non candidati nelle varie liste. Non vado con Donato perché – ha sostenuto Talerico – non posso appoggiare un centrodestra mascherato, un’area che ha posto un veto nei miei confronti e ora cerca i voti alla mia coalizione ma con metodi subdoli, tentando di contattare non me ma miei candidati. Ma i miei candidati non sono mercenari. Rischio “anatra zoppa”? Secondo me diventerà un cinghiale: nessuno si dimetterà. È molto probabile che la consiliatura duri poco per le dimissioni del sindaco, ma scordatevi le dimissioni della maggioranza dei consiglieri».

«Resto nel centrodestra ma lascerò Forza Italia, non posso stare con Mangialavori»

Talerico ha poi specificato: «Resto nel centrodestra anche se penso di andare via da Forza Italia, e non posso restare nello stesso partito di un coordinatore regionale (Mangialavori, ndr) che non riconosco e di cui non condivido nulla, mentre ho un ottimo rapporto con il presidente Occhiuto al quale do atto e ho apprezzato di essere stato equilibrato. Comunque il centrodestra va rifondato». Rispetto alla posizione di Noi con l’Italia, ufficializzata oggi da Mimmo Tallini (“nessuna indicazione di voto”), Talerico ha specificato: «Siamo sempre stati indipendenti mentre qualcuno con la solita strumentalizzazione voleva legare la mia persona a Tallini o ad altre componenti politiche. Tallini è l’ex presidente del Consiglio regionale, è stato un politico che in questa città ha inciso molto. È il padre politico di molti candidati eletti con Donato, che adesso fanno i verginelli ma verginelli non sono. Loro si sono candidati, Tallini non si è nemmeno candidato. Tallini ha inteso lasciare libero il suo elettorato proprio perché c’è un’assoluta indipendenza. L’idea comunque – ha affermato Talerico – è fare un gruppo unico in Consiglio comunale, anche con Giulia Procopi (eletta con Noi con l’Italia) ma ovviamente Giulia farà la sua scelta». Talerico ha poi concluso, rispondendo a una specifica domanda di un giornalista: «Non sono assolutamente iscritto alla massoneria. E per sapere chi ha votato la massonertia dovretse chiederlo ai massoni». (a. c.)

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