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UniCal, Princi inaugura lo sportello antiviolenza. «Abbattiamo il pregiudizio» FOTO – VIDEO

La vicepresidente della Regione: «Numeri spropositati di femminicidi». Ci sarà anche un baby pit-stop

Pubblicato il: 20/06/2022 – 12:04
di Fabio Benincasa
UniCal, Princi inaugura lo sportello antiviolenza. «Abbattiamo il pregiudizio» FOTO – VIDEO

ARCAVACATA «Stiamo lavorando alacremente per abbattere il pregiudizio sulle donne. La legge regionale dell’otto marzo 2022 abbatte la discriminazione sui luoghi di lavoro». Lo dice la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, presente stamane alla inaugurazione dello Sportello antiviolenza e il Baby pit stop dell’Università della Calabria. I due servizi, nascono in collaborazione con il Cug di Ateneo presieduto da Giuliana Mocchi, la rete Unire – Università in Rete contro la violenza di genere – e la delegata alle Pari Opportunità, Giovanna Vingelli, e sono stati collocati presso la sede del Comitato Unico di Garanzia lungo il ponte pedonale nella zona occupata dalle associazioni universitarie. Lo sportello sarà gestito dal Centro antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza. «Uno sportello di ascolto per l’attenzione ai più deboli e contro ogni forma di discriminazione», continua Princi – «I femminicidi hanno raggiunto numeri spropositati». Secondo la vicepresidente della Regione: «L’indipendenza economica è fondamentale espressione di individualità e riscatto e dunque è opportuno intervenire anche nella scuola dell’infanzia per abbattere la discriminazione».

L’impegno dell’UniCal

«Lanciamo un messaggio forte: all’UniCal la dignità e il benessere delle persone sono messe al primo posto», sottolinea ai nostri microfoni il magnifico Rettore dell’Ateneo calabrese Nicola Leone. «Non a caso poche settimane fa l’ateneo ha ricevuto dalla Commissione Europea l’Hr Excellence in research, che testimonia come il campus sia un ambiente ideale per ricercatrici e ricercatori. Lo sportello antiviolenza offre un supporto concreto a chi si trova in situazioni delicate, anche difficili da denunciare alle autorità competenti. Il progetto nasce con l’intenzione di far sentire coloro che frequentano l’Università parte di una comunità consapevole di vivere in un luogo in cuici sia rispetto verso tutti e tutte. Il Baby pit stop, invece, è uno spazio nato per favorire la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di studio della comunità universitaria ma utilissimo anche alle persone in visita all’interno della struttura universitaria».

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