Il groviglio del ballottaggio catanzarese sta consumando le sue ultime battute. I giochi al vertice sono ancora aperti. Se dovesse vincere il professor Valerio Donato potrebbe disporre dei primi cento giorni di luna di miele dentro i quali agire, se ne sarà capace, per disegnare i destini della città, avviando progetti strutturali con idee e ambizioni finalmente degne di un capoluogo di regione. Finito il rodaggio, dopo Natale, gli eventuali scontenti e/o disillusi gli potrebbero presentare il conto. Troppo pessimismo? Vedremo. Se invece dovesse prevalere il professor Nicola Fiorita, da subito apparirebbe come la classica anatra zoppa (che però vola), secondo una definizione anglosassone. Un sindaco di minoranza. Ma potrebbe essere una situazione provvisoria giacché nel 2023 si terranno le elezioni politiche che sicuramente modificheranno gli attuali equilibri. A quel punto le carte si potrebber0 rimescolare e dare avvio a una transumanza di ritorno. Il primo anno, comunque vada, potrebbe presentarsi come un anno di transizione. Al ribasso. Ma anche no. Bisognerebbe consultare gli astri perché gli apparentamenti sono i denti.
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