CATANZARO «La finanza sostenibile è un argomento oggi fondamentale perché è la ricchezza sociale a determinare il rating di un’azienda o di un’attività produttiva, e questo significa che bisogna stare attenti alla dimensione ambientale e sociale e alla trasparenza delle scelte aziendali». Lo ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e agli Attrattori, Rosario Varì, parlando con i giornalisti a margine di un workshop sul tema della finanza sostenibile nella sede di Confindustria Catanzaro. «Questi – ha proseguito Varì – sono i fattori che determinano le scelte dei consumatori e degli investitori, scelte che sono state determinate dalla politica nazionale e ultranazionale. La Regione Calabria naturalmente va in questa direzione perché nei fondi europei – Fse e Fesr – che sta programmando si prevede di avere una Calabria che sia anzitutto più smart, quindi una Calabria che sia volta a incentivare chi vuole fare ricerca, innovazione e digitalizzazione, una Calabria più verde, tesa all’efficientamento energetico e alle fonti energetiche rinnovabili, una Calabria più inclusiva, con imprese che – ha proseguito l’assessore regionale allo Sviluppo economico – sappiano tenere conto dei rapporti con chi vi lavora e delle condizioni di sicurezza e di trasparenza». Per Varì «le risorse messe a disposizione dal Pnrr e da tutti gli altri strumenti finanziari da soli non bastano. Il mondo della finanza è un mondo che deve fare da leva ed è fondamentale per lo sviluppo delle imprese, quindi è fondamentale andare incontro al rating di sostenibilità. Le imprese devono essere nelle condizioni di fare investimenti che siano sostenibili da un punto di vista sociale e ambientale: questa è la direzione, e sicuramente – ha concluso l’assessore regionale allo Sviluppo economico – in questa direzione va la programmazione che la Regione Calabria sta attuando».
I lavori del workshop hanno visto anche la partecipazione del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara. «Stiamo lavorando – ha esordito – a un piano industriale del sistema Calabria. L’incontro di oggi è un piccolo pezzo di quel programma. Oggi parliamo di futuro, di un futuro prossimo. Esg (acronimo per “Environment”, social, governance”) è un termine ancora emetico, criptico, devono iniziare a farci l’abitudine le nostre imprese, oltre che la comunità dei professionisti, ma dietro questo acronimo si celano temi di grande attualità, le grandi transizioni ambientale e sociale, e poi c’è il tema della governance che devono assicurare alle imprese dirigenti che siano in grado di avviare questi processi di trasformazione e di cambiamento di pelle. Questo tema – ha rilevato il presidente di Unindustria Calabria – andrà a permeare le attività economiche a 360 gradi, è un fatto di rivoluzione organizzativa. C’è la necessità che le imprese si organizzino, per poter fare parte di questo grande processo che da qui a breve proporremo alla Regione Calabria in termini di piano industriale da poggiare sulla programmazione comunitaria». Ferrara si è poi soffermato sul tema dell’attrazione degli investimenti: «È una strategia – ha sostenuto – che farà sicuramente parte sia della programmazione regionale sia delle nostre preposte, ma non è semplice, perché attrarre investimenti non significa solo produrre incentivi ma significa avere aree industriali con una configurazione territoriale effettivamente conforme agli standard internazionali, avere un sistema di semplificazione amministrativa, avere la garanzia della sicurezza, infrastrutture capaci di portare i prodotti a livello internazionale. È una strategia che va costruita individuando anche le cosiddette filiere ad alto valore aggiunto per le quali bisogna avere anche un capitale umano all’altezza del compito, con le competenze e la formazione. È un percorso – ha concluso il presidente di Unindustria Calabria – che sappiamo non è come accendere una lampadina, va costruito ma confido che riusciremo a farlo anche in Calabria». Al workshop hanno partecipato, tra gli altri, anche la presidente dell’Ordine dei commercialisti di Catanzaro, Rosa Maria Petitto, e il direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Sergio Magarelli. (c. a.)
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