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Caos 5 Stelle

Lo “strappo” di Di Maio: «Lascio i 5 Stelle. Da oggi inizia un nuovo percorso»

Il ministro degli Esteri in conferenza stampa annuncia la decisione: «Da domani non sarà più la prima forza del Parlamento»

Pubblicato il: 21/06/2022 – 22:39
Lo “strappo” di Di Maio: «Lascio i 5 Stelle. Da oggi inizia un nuovo percorso»

ROMA «Lascio il Movimento 5 Stelle. Da oggi inizia un nuovo percorso». Così Luigi Di Maio in conferenza stampa annuncia l’addio al Movimento 5 Stelle. «Quella di oggi è una scelta sofferta, che mai avrei immaginato di dover fare. Oggi io e tanti altri colleghi lasciamo il Movimento 5 Stelle, lasciamo quella che da domani non sarà più la prima forza politica in Parlamento», dice il ministro degli Esteri.
«Oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione parlamentare che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al Consiglio europeo con un ampio sostegno delle forze politiche». L’indicazione di voto sull’Ucraina «è stata netta, dopo settimane di ambiguità e di attacchi», ha detto ancora Di Maio in conferenza stampa.

«Continueremo a sostenere Draghi con orgoglio»

«In questo anno e mezzo ho lavorato con Draghi in dossier delicati e per questo sono stato definito “draghiano”. È vero, faccio parte del suo governo e credo che l’operato del presidente del Consiglio sia motivo d’orgoglio in tutto il mondo. Continueremo a sostenerlo con lealtà e massimo impegno», ha affermato Di Maio dicendosi dispiaciuto «che ancora una volta sia stato alimentato un lungo e logorante scontro sul negoziato della risoluzione votata oggi». «Alcuni dirigenti del M5S hanno rischiato di indebolire il nostro Paese», ha sottolineato

«Attacchi personali hanno minato il governo»

«In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di evitare ambiguità, abbiamo fatto un’operazione verità raccontando le cose che non andavano partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S». Ha detto ancora Di Maio in conferenza stampa, denunciando una vera e propria «escalation contro una singola persona, attacchi personali quotidiani che hanno minato la compattezza del governo».
«Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze, dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare nella storia. Nei giorni scorsi si è acceso un dibattito proprio sul voto di questa mozione. Un dibattito nato dall’esigenza di fare chiarezza su alcune dichiarazioni di dirigenti M5S. Putin ancora in questi minuti sta continuando a bombardare. Non possiamo permetterci ambiguità», ha detto ancora Di Maio per il quale «in questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa». E ha quindi denunciato una vera e propria «escalation contro una singola persona, attacchi personali quotidiani che hanno minato la compattezza del governo».

Sessanta parlamentari seguiranno Di Maio


Poco prima della conferenza stampa, Di Maio era salito al Quirinale per informare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dell’imminente addio al M5S.
Intanto sarebbero oltre 60 i parlamentari che hanno lasciato il Movimento 5 Stelle per iscriversi al nuovo gruppo di Luigi Di Maio secondo quanto viene riferito da eletti vicini al ministro degli Esteri.

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