AOSTA Sei condanne, di cui cinque per associazione mafiosa, al termine del processo di primo grado con rito ordinario sull’inchiesta Altanum della Dda di Reggio Calabria relativa ai dissidi e agli scontri tra i due gruppi storici di ‘ndrangheta di Cittanova e San Giorgio Morgeto, i Facchineri e i Raso, per il dominio della “locale” calabrese, e le diramazioni nel nord Italia, in particolare in Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Toscana.
Il tribunale di Palmi, presieduto dalla giudice Pina Porchi, ha inflitto: 16 anni e sei mesi di reclusione a Mario Gaetano Agostino, di 78 anni, nato a Carpanzano (Cosenza), ritenuto al vertice della locale di San Giorgio Morgeto (era di 22 anni e sei mesi la richiesta del pm Salvatore Rossello); 13 anni e sei mesi di reclusione a Michele Raso (60), nato a San Giorgio Morgeto, ritenuto “partecipe” in grado di gestire le comunicazioni tra gli appartenenti alla locale di San Giorgio Morgeto operativi in Calabria e in Valle d’Aosta e mediatore nella tentata estorsione del 2011 da parte di Giuseppe Facchineri nei confronti della Edilsud, dell’impresario Giuseppe Tropiano, che ha realizzato il parcheggio pluripiano dell’ospedale Parini di Aosta (la Dda aveva chiesto 13 anni e sei mesi); 12 anni di reclusione (come richiesto dall’accusa) per suo cognato Giorgio Raffa (52), Raffaele Sorbara (53) e Tommaso Fazari (62), nati a San Giorgio Morgeto e ritenuti partecipi della locale.
È stato invece condannato per rapina a quattro anni e sei mesi di reclusione e 1.200 euro di multa e, per furto, a due anni, due mesi e 20 giorni, con esclusione dell’aggravante dell’associazione mafiosa, Giuseppe Facchineri, (52) nato a Cittanova (Reggio Calabria), per il quale la Dda di Reggio Calabria aveva chiesto 21 anni. Per non aver commesso il fatto, Giuseppe Facchineri è stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa insieme a Vincenzo Raso (69), Vincenzo Raffa (46) e Giuliano Sorbara (49), nati a San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria). Perché «il fatto non sussiste» sono stati assolti, come chiesto anche dalla Dda, quattro imputati che erano inizialmente stati accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di Veronica Fonte (35) nata ad Aosta, Gianluca Cammareri (33) nato a Cinquefrondi (Reggio Calabria), Maurizio Napoli (50) nato a Taurianova (Reggio Calabria), e Michele Fonte (59) nato a San Giorgio Morgeto.
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