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Covid, Linee guida sui casi di contagio in strutture ricettive calabresi

Ecco il piano licenziato dal dipartimento Tutela della salute assieme al gruppo tecnico regionale per la gestione dell’emergenza

Pubblicato il: 22/06/2022 – 15:34
Covid, Linee guida sui casi di contagio in strutture ricettive calabresi

CATANZARO Il dipartimento Tutela della salute della Regione e il gruppo tecnico regionale per la gestione dell’emergenza Covid hanno predisposto un piano contenente le linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi al Coronavirus ospiti di strutture ricettive.
«Con l’avvio della stagione estiva e la ripresa del turismo nella nostra regione – spiega il coordinatore del gruppo tecnico regionale per l’emergenza Covid, Andrea Bruni – abbiamo messo a punto un piano con lo scopo di fornire alle strutture del Sistema sanitario regionale e agli operatori del settore turistico-ricettivo le indicazioni tecnico-procedurali per la gestione omogenea ed appropriata sul territorio regionale dei casi sospetti e dei casi confermati di Covid-19 che sono ospiti di strutture ricettive. Il piano comprende le strutture ricettive anche all’aria aperta, alberghiere ed extra alberghiere, i turisti in arrivo o in transito con navi da crociera, o altra tipologia di natanti, oppure in arrivo con aerei provenienti dall’estero, di aviazione commerciale e/o generale. Nelle linee guida sono indicate anche le strutture per l’isolamento dei casi positivi, suddivise per aree territoriali, le procedure per garantire le cure precoci di anticorpi monoclonali e antivirali ai soggetti che lo necessitano e le indicazioni per i soggetti positivi che necessitano di effettuare trattamento dialitico».
«Un ospite che all’interno di una struttura ricettiva della Calabria – è scritto nelle linee guida –, manifesti una sintomatologia suggestiva di Covid-19 (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie, dolori muscolari diffusi e alterazione del gusto e dell’olfatto) deve comunicarlo tempestivamente alla direzione della struttura ricettiva alberghiera o al gestore della struttura ricettiva extra-alberghiera. La direzione della struttura ricettiva alberghiera o il gestore della struttura ricettiva extra-alberghiera, ricevuta la segnalazione, in caso di emergenza-urgenza attiva direttamente il servizio 118. In tutti gli altri casi verrà attivata l’Usca territorialmente competente che provvederà ad effettuare un tampone nasofaringeo, anche antigenico rapido, qualora il paziente non abbia provveduto ad effettuare la diagnosi autonomamente presso una farmacia o un laboratorio autorizzato».
«Nel caso in cui venga rilevato un caso positivo – intimano le linee guida – si deve provvedere a: trasferimento presso il domicilio/residenza del caso con mezzi propri del caso se le condizioni di salute lo consentono (soggetto asintomatico) e se il luogo di domicilio/residenza ha una distanza indicativamente non superiore ai 400 Km; trasferimento protetto presso una delle strutture appositamente individuate dalla Regione Calabria con mezzo proprio oppure attraverso mezzo sanitario del 118, nel caso in cui le condizioni cliniche lo richiedano. Il trasferimento di un caso positivo presso il proprio domicilio all’interno del territorio nazionale è gestito dalla Asp territorialmente competente previa valutazione della fattibilità con la Regione/Asp di residenza».
Le strutture individuate per l’isolamento dei casi positivi. Area nord: Presidio Ospedaliero Santa Barbara di Rogliano, Presidio Ospedaliero di Cetraro, Presidio Ospedaliero di Rossano. Area Centro: Presidio ex “Villa Bianca”, Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme. Area Sud: Presidio Ospedaliero Melito Porto Salvo.
«Le rispettive Aziende ospedaliere e sanitarie provinciali – informano ancora le Linee guida – provvederanno ad attivare tutte le procedure idonee e necessarie a garantire l’isolamento di eventuali casi postivi presso le strutture sopra identificate. I pazienti isolati saranno valutati dai medici dell’Usca. Ove richiesta valutazione specialistica, potranno essere attivati i centri abilitati alla prescrizione delle cure precoci».
«I soggetti positivi che necessitano di effettuare trattamento dialitico – concludono le prescrizioni – verranno trattati in uno dei centri individuati all’interno del documento “Covid-19: Linee di indirizzo regionale dedicate ai pazienti emodializzati cronici».

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