Revoca nomina Bortoletti, interrogazione dei senatori Granato e Corrado

ROMA «Il Governo vuole affrontare alla radice il piano di rientro in Calabria oppure vuol consentire ad presidente Occhiuto di galleggiare comodamente nel suo ruolo di commissario ad acta, senza risolvere l’annosa questione del buco nero prodotto in anni di mala gestione della sanità in Calabria, nell’attesa che esploda in tutta la sua virulenza?». Questo è il nodo dell’interrogazione presentata dai senatori Corrado, Granato, Abate, Lannutti, Angrisani del gruppo Cal (Costituzione, ambiente lavoro) e del senatore Morra (Misto) sul tavolo della presidenza del Consiglio dei ministri.
«Non ci si spiega, infatti – affermano ancora i senatori –, per quale ragione sia stata revocata la nomina del sub-commissario Maurizio Bortoletti, colonnello dei carabinieri, lasciata in sospeso per ben 7 mesi, trasferendo tutte le competenze a Ernesto Esposito, diventato sub commissario unico».
«Bortoletti portava in dote – incalzano i senatori – l’esperienza positiva del risanamento dell’Asl di Salerno: da un bilancio che risentiva di perdite di 500 euro al minuto grazie al suo intervento l’Azienda era passata ad un avanzo di gestione addirittura di 17.8 milioni di euro. Chi dunque e perché, con pastoie durate ben 7 mesi, ha vanificato questa nomina e come sono stati spesi i miliardi di disavanzo che hanno determinato un piano di rientro che ha distrutto di fatto il Lea in Calabria? Questi sono gli interrogativi che i senatori pongono a Draghi», concludono i senatori.