CATANZARO «Il futuro deve essere costruito ora. Non ci possiamo permettere di restare a guardare». Sono le parole con le quali Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria, ha aperto il workshop “Environment, Social, Governance, le nuove regole sulla finanza sostenibile: rischi e opportunità per le imprese” svoltosi nella sala convegni “G. Papaleo” di Confindustria Catanzaro.
«Le imprese – ha affermato Ferrara – sono disorientate sul tema dell’Esg, acronimo di Environment, Social, Governance, ovvero i criteri e le logiche che governano strategie aziendali e investimenti per stimolare le imprese verso un impatto positivo sull’ambiente e sulla società e per attuare forme di governance aziendale ispirate a criteri etici. Si tratta di una vera e propria rivoluzione organizzativa. Stiamo cercando di attuare una forte azione di contaminazione rispetto a questo argomento così complesso e vogliamo agevolare il processo, per questo abbiamo promosso questo incontro e coinvolto i professionisti. È essenziale mettere in piedi una bussola di orientamento e forniremo tutta l’assistenza possibile. Stiamo lavorando a un piano industriale del sistema Calabria da proporre alla Regione e da legare alla programmazione comunitaria. Siamo in linea con il presidente Occhiuto e l’assessore Varì sull’importanza di attrarre investimenti: per far ciò occorre produrre incentivi, avere aree industriali conformi agli standard internazionali, un sistema di semplificazione amministrativa, garantire sicurezza, senza dimenticare l’importanza delle competenze e della formazione».
«Si tratta di un tema sconosciuto, anche agli addetti ai lavori – ha commentato Rosamaria Petitto, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catanzaro – molti non hanno colto il vero senso e la prospettiva per le imprese ed i professionisti. Noi consulenti dobbiamo rappresentare alle imprese l’importanza dell’impatto ambientale e sociale. La collaborazione è fondamentale.”
Per Sergio Magarelli, direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia «la sostenibilità dell’attività produttiva richiede scelte strategiche per l’ottimizzazione dell’impronta ambientale. È necessaria una stretta comunicazione tra le comunità e una distribuzione delle opportunità per evitare l’innesto di divari ingiusti. Stimolare coscienza, responsabilità e sensibilità ecologica delle popolazioni. Tutto ciò per lasciare il mondo un po’ meglio di come lo abbiamo trovato».
È intervenuto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attrattori Culturali, Rosario Varì. «La finanza sostenibile – ha evidenziato – rappresenta un’occasione importante per indirizzare investimenti pubblici e privati verso modelli economici più performanti e compatibili con la dimensione sociale e ambientale, quindi sostenibili. L’impresa moderna deve essere strumento di ricchezza e coesione sociale e di salvaguardia dell’ambiente e deve mettere gli investitori al riparo dai rischi connessi ai cambiamenti climatici e alla scarsità anche contingente delle risorse. In quest’ottica, il Governo regionale nel PR 21/27 ha previsto negli obiettivi di policy e negli obiettivi specifici risorse ingenti per avere una Calabria più smart (innovazione, ricerca e digitale), più verde (efficientamento energetico ed energie rinnovabili) e più sociale ed inclusiva».
«Confindustria sta dando molta importanza al tema della finanza sostenibile – ha sottolineato Francesca Brunori, direttore Area Credito e Finanza Confindustria – l’evoluzione della regolamentazione in materia deve essere graduale e proporzionata per assicurare alle piccole e medie imprese la capacità di affrontare la transizione sostenibile. Prezioso lo strumento della tassonomia che permette di stabilire i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile».
Durante l’incontro, moderato da Enrico Mazza, presidente della sezione Servizi alle Imprese Unindustria Calabria, si sono susseguiti una serie di interventi mirati che hanno offerto innumerevoli spunti di riflessioni.
Per Fabrizio Zucca, componente del Comitato scientifico Eurispes, «è importante generare valore sociale per tutti, in modo che si riducano i motivi di conflitto, e indirizzare verso una società più inclusiva e trasparente»
Secondo Luca Fornaroli, partner Strategia e Sviluppo Consultants, «dobbiamo aumentare la fiducia negli investitori che devono poter sapere se e come investire in modo sostenibile. Gli elementi della sostenibilità sono tre, ambientale, sociale, economico, ed è necessario stimolare una responsabilità generazionale per realizzare un cambiamento culturale»
«Noi la battaglia la vinciamo se tutti quanti mettiamo in atto una cultura della sostenibilità – Massimo Mastrangelo, presidente Commissione Regionale Abi Calabria – soli la strada è piu difficile, si possono ottenere risultati solo attraverso un rapporto stringente fra tutti gli interlocutori, professionisti, imprenditori e sistema bancario. I pilastri da seguire? Le raccomandazioni della Banca Centrale Europea, la tassonomia e le indicazioni dell’European Banking Autority».
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