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20.20 | Cis Calabria, Tripodi: «Polistena esclusa, mi chiedo chi abbia stilato la graduatoria dei progetti»

Il sindaco, ospite de “L’Altro Corriere tv”, critica l’esito del Contratto istituzionale e parla del presidio permanente all’ospedale dall’1 luglio

Pubblicato il: 23/06/2022 – 8:01
20.20 | Cis Calabria, Tripodi: «Polistena esclusa, mi chiedo chi abbia stilato la graduatoria dei progetti»

Un presidio permanente dal primo luglio per opporsi alle carenze di personale della struttura ospedaliera di Polistena dove, a partire da quella data, afferma il sindaco Michele Tripodi, «non ci saranno anestesisti nel numero sufficiente per poter garantire supporto al comparto operatorio». Ospite di “20.20”, il settimanale di approfondimento in onda ieri su L’altro Corriere Tv (canale 75 del digitale terrestre), il sindaco di Polistena, sollecitato dalle domande di Danilo Monteleone, ha ribadito le ragioni della protesta e ha anche commentato criticamente gli esiti del Cis Calabria da cui il Comune polistenese è stato escluso.

Tripodi: «Dal primo luglio presidio permanente all’ospedale di Polistena»

Al centro delle valutazioni la difficile situazione nell’ospedale di Polistena che il primo luglio rischia di registrare lo stop dell’Anestesia e Rianimazione. «Polistena – ha spiegato il primo cittadino – ha un presidio ospedaliero spoke che, purtroppo, nel tempo ha visto una serie di problematiche che avuto delle ripercussioni inevitabili sui servizi e sull’assistenza sanitaria. Nel territorio della Piana di Gioia Tauro è l’unico ospedale di riferimento che molto spesso supplisce anche a carenze che provengono dagli altri territori. Mi riferisco all’area del Vibonese e della Locride. Il numero di parti all’anno è di circa mille, parliamo di tre parti al giorno, ma il numero delle prestazioni chirurgiche sono prestazioni che si incrementano poiché in questo periodo post-Covid è severamente aumentata. A Polistena dal primo luglio non ci saranno anestesisti nel numero sufficiente per poter garantire supporto al comparto operatorio. Per entrare in sala operatoria c’è la necessità che vi sia almeno un anestesista per poter sedare il paziente. Gli anestesisti sono già scoppiati e stressati, sono stato informato di una crisi da stress che la reggente del reparto Rianimazione e Anestesia di Polistena ha avuto. È impensabile arrivare a queste condizioni. Stiamo parlando di un presidio ospedaliero importante nella geografia della sanità». 

«I nostri ospedali sono un’emergenza continua»

Tripodi ha poi parlato di «una competizione interna ai nostri ospedali» commentando l’emergenza che riguarda la carenza del personale medico legata anche alla difficoltà di assumere. «I medici scelgono gli ospedali che danno una qualità nel servizio prestato. Se non si fanno graduatorie uniche regionali, e io questo l’ho chiesto personalmente al presidente Occhiuto, succede che le graduatorie rimangono deserte nelle Asp come quella di Reggio Calabria che presentano più problemi dal punto di vista logistico e strutturale. La carenza di organico non è la carenza di una unità per reparto, quella si tampona, il problema è che ci sono reparti che dovrebbero avere, come la Rianimazione e Anestesia, 12/15 medici e invece ne hanno 5. Questo è il tema. Anche se un medico decide di venire a fare l’anestesista rianimatore, sa già che il campo è minato e deve subire dei turni strazianti. Io posso apprezzare l’impegno da parte del presidente Occhiuto, ma non siamo nelle condizioni di poter scegliere su un piano qualitativo paritario. Siamo nelle condizioni di dover, invece, dare una risposta alla domanda di sanità che purtroppo è stata trasformata in emergenza. I nostri ospedali sono un’emergenza continua». «Uno dei temi – ha spiegato poi il primo cittadino – è quello delle partorienti, non si tratta di rimandare un intervento che si può gestire. Quando si decide di nascere bisogna assicurare a chi entra in sala parto, per qualsiasi complicanza possa esserci, che ci sia un anestesista. Ho parlato con la dottoressa di Furia che mi è parsa disponibile, ma dal primo luglio serve una risposta concreta. Nelle stesse condizioni ci sono anche altri reparti». 

La necessità di finanziamenti

Tripodi ha poi parlato della necessità di finanziamenti per migliorare il presidio ospedaliero anche dal punto di vista strutturale. «Noi non disponiamo di una visione per dare una risposta ai cittadini. Il programma del Pnrr non credo sia la risposta, si parla di spese per investimenti infrastrutturali, non stiamo parlando di spese per l’assunzione di personale. L’ospedale di comunità dove l’offerta è compromessa, come lo riempiamo? Chi ci va a lavorare in queste strutture che, tra l’altro, devono essere ristrutturate? Nella convenzione che fu firmata dall’ex commissario Cotticelli con Invitalia, – ha ricordato Tripodi – c’era l’elenco di una serie di interventi per la Calabria con risorse importanti che già ci sono. L’ospedale di Polistena è stato incluso in questo elenco e sembrava che ci potesse essere un finanziamento di 9 milioni di euro a valere sui fondi Inail. Sono delle risorse importanti, possono essere utilizzati per l’ammodernamento e la ristrutturazione dei reparti. So che l’Asp ha stanziato 84mila euro per un intervento di riqualificazione del pronto soccorso, ma non basta, è del tutto insufficiente». 

«Polistena fuori dalla graduatoria del Cis Calabria, mi chiedo perché»

Sollecitato dalle domande di Danilo Monteleone il primo cittadino di Polistena ha anche detto la sua sugli esiti del Cis Calabria con 110 progetti finanziati. «In questa prima tranche Polistena non c’è, avevamo presentato tre diversi progetti, uno dei quali  riguardava il centro storico ed era perfettamente coincidente alla mission del Contratto Istituzionale “Svelare bellezza”. Era nostra intenzione, infatti, svelare l’antica Polistena con la pavimentazione del centro storico a far da cornice ai tanti palazzi settecenteschi che abbiamo. L’altro progetto riguardava la riqualificazione paesaggistica di un fiume che attraversa il nostro territorio e dove vogliamo realizzare un parco avventura con un’area che poteva riscoprire e dare un’identità naturalistica ai luoghi. I fiumi sono rappresentativi di una storia e di una cultura antica. Il terzo progetto riguardava il completo rifacimento del nostro teatro, Polistena è sede di una residenza teatrale che dà cultura e bellezza tutto l’anno. Non ho ben compreso – ha evidenziato Tripodi – quali siano stati i criteri di valutazione con finanziamenti che sembrano a pioggia, mi auguro non siano stati politici. Io mi chiedo chi e come abbia operato per stilare questa graduatoria, mi auguro che Polistena sia quantomeno a livello intermedio con i suoi tre progetti che rappresentavano per la città un valore di oltre 10 milioni di euro. Ci aspettiamo di essere ripescati al secondo turno. Anche il tipo di presentazione dei risultati mi lascia perplesso, magari i deputati vengono sul territorio in vista delle elezioni dell’anno prossimo».  (redazione@corrierecal.it)

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