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Lotta al Covid e al caos nei pronto soccorso: le mission del super-esperto Battistini al capezzale della sanità calabrese

Il generale braccio destro di Figliuolo a supporto di Azienda Zero. Per lui compenso annuo di 75mila euro. Occhiuto: grande esperienza

Pubblicato il: 23/06/2022 – 10:34
Lotta al Covid e al caos nei pronto soccorso: le mission del super-esperto Battistini al capezzale della sanità calabrese

CATANZARO Un (altro) super-esperto al capezzale della sanità calabrese. Per un colonnello dei carabinieri, Maurizio Bortoletti, che non viene in Calabria c’è un generale dell’Esercito che invece viene arruolato per sostenere la titanica azione di riorganizzazione del settore avviata dal governatore e commissario Roberto Occhiuto. Temprato sul fronte dell’emergenza Covid 19 insieme al commissario nazionale Figliuolo, il generale Antonio Battistini supporterà, soprattutto sul piano logistico, l’attività della neonata Azienda Zero, il nuovo ente di governance della sanità regionale che sarà il braccio operativo della struttura commissariale guidata da Occhiuto affiancando il Dipartimento regionale e accentrando una serie di competenze che di fatto svuotano le aziende sanitarie sul territorio.
Il generale Battistini è stato ingaggiato in forza a un decreto regionale con l’inedita formula della “prestazione d’opera intellettuale”, ingaggiato per un anno con un compenso – si legge nel decreto – «per le prestazioni professionali di cui trattasi, in considerazione della particolare complessità e rilevanza…, in misura corrispondente a euro 75.000 annui omnicomprensivi». A evidenziare la necessità di arruolare un esperto dal profilo oggettivamente a prova di bomba quale quello posseduto da Battistini è stato – come si evince sempre dal decreto regionale – il commissario straordinario di “Azienda Zero”, Giuseppe Profiti, che ha richiesto «una figura professionale che possa fornire un qualificato supporto per la gestione dell’emergenza Covid-19, tenuto conto dell’andamento epidemiologico sul territorio regionale ed alla luce della recrudescenza determinatasi in ragione della maggiore diffusività riscontratasi nella sottovarianti Omicron»: inoltre, per Battistini anche il compito di «definire la progettazione organizzativa della rete di emergenza/urgenza e dei relativi protocolli funzionali, da definirsi altresì in modo coerente con i contenuti delle schede del Por allegate al Programma operativo regionale Pnrr» e di occuparsi «delle gravi carenze strutturali, organizzative e tecnologiche in cui versano i Pronto soccorso regionali».
Compiti oggettivamente gravosi e impegnativi, ma il generale Battistini si presenta in Calabria corazzato da un lunghissimo e robustissimo curriculum: oltre a essere stato uno dei più fidati collaboratori del commissario Covid Figliuolo, Battistini, tra le tante cose, «ha svolto le funzioni di componente del gruppo di lavoro “Sviluppo di sinergie tra sanità militare e sistemi sanitari regionali” ed è stato Direttore sanitario delle Forze operative terrestri e Capo del gruppo di lavoro sulle sinergie militari dello Stato Maggiore dell’Esercito», inoltre «si è occupato della ideazione e conclusione dei Protocolli di intesa con diverse Regioni mediante l’inclusione del personale sanitario militare all’interno dei Pronto Soccorso degli ospedali presenti sui territori regionali, in stretta collaborazione ed operatività anche con il personale del Servizio sanitario nazionale». Insomma, un vero e proprio super-esperto, Battistini, del quale – si legge infine nel decreto – si è comunque già potuto apprezzare «il valido supporto fornito alla Regione Calabria nelle azioni di contrasto all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia Covid-19». E così lo saluta e al tempo stesso lo introduce in Calabria il governatore e commissario Occhiuto: «Benvenuto al generale Antonio Battistini nella nuova squadra per cambiare la sanità calabrese. Mi ha dato consigli e supporto preziosi – spiega Occhiuto – nei mesi passati, quando era tra i primissimi collaboratori del generale Figliuolo. Uomo di grande esperienza, è stato ai vertici della sanità militare, ed è un esperto di logistica. Saprà essere utile ad Azienda Zero e alla sanità calabrese in questi mesi nei quali dovremo riformarla». (c. a.)

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