CORIGLIANO ROSSANO Quando ci sono soldi in mezzo è spesso un problema. Soprattutto in quei casi in cui le risorse a disposizione vengono distribuite da un ente pubblico, come accaduto nel comune di Corigliano Rossano, e chi “perde” si lamenta. Ed allora vengono tirati in ballo requisiti come la storicizzazione di quel tal evento, piuttosto che le “simpatie” – o l’idiosincrasia – per l’amministrazione comunale.
Da qualche ora la graduatoria delle associazioni assegnatarie di finanziamenti da parte dell’ente per l’organizzazione degli eventi estivi, sta tenendo particolarmente banco in città. E con le accuse più disparate, secondo cui sarebbero state favorite compagini vicine a questo o quell’assessore o al sindaco stesso. Polemiche talvolta gonfiate, altre meno. Sta di fatto, però, che quella lista fa e farà comunque discutere.
Fa già parlare – e molto – anche l’affidamento del «servizio di salvataggio in mare per la stagione balneare 2022 – dal 1° luglio al 31 agosto», prestazione strettamente connessa all’ottenimento della “bandiera blu” come indicato dalla giunta comunale in una delibera del novembre 2021.
Con una determina del 14 giugno scorso a firma del dirigente del settore, nonché responsabile unico del procedimento, Giovanni Soda, l’Amministrazione comunale ha assegnato – con affidamento diretto – il servizio di salvataggio in mare, al costo di 38.358 euro. Quelle risorse sono previste per il monitoriaggio di due porzioni di spiaggia libera, una a Rossano e l’altra a Corigliano, quindi per l’acquisto di due pattini di salvataggio (e materiale vario al prezzo di 6.695 a spiaggia) e lo stipendio per due bagnini con brevetto, part-time per il mese di luglio e quattro bagnini part-time per il mese di agosto, più un coordinatore del servizio di salvataggio e le spese per consulenza del lavoro (11.354 a spiaggia).
Nulla quaestio se non fosse che il servizio pare sia stato affidato ad un’associazione sportiva dilettantistica a quanto sembra di recente costituzione, molto vicina all’assessore al Turismo, Costantino Argentino. Il quale in una nota stampa diramata ieri sera, dopo aver ricevuto le prime critiche, si è limitato a chiarire che «spiagge senza barriere è un progetto di civiltà».
«Un progetto bello come “Spiagge libere, sicure e senza barriere” – ha dichiarato – non si può descrivere con i numeri, dal momento che stiamo parlando dell’allestimento di due spiagge comunali inclusive, attrezzate, rese sicure da personale qualificato. Un progetto che rientra nel lungo percorso che speriamo porterà la città ad ottenere la bandiera blu, un riconoscimento che non è stato mai assegnato nella storia degli ex comuni e che quindi richiede molte innovazioni ed interventi». A «scanso di equivoci», Argentino ha sciorinato le spese senza spiegare altro.
Ma se per i bagnini quel “pare” potrebbe sembrare di troppo, che alcune di quelle associazioni cofinanziate siano vicinissime ad amministratori è un dato di fatto. Su tutte, l’associazione White Castle che gestisce il castello di Corigliano, è stata riferimento dall’attuale assessore al Turismo fino al momento della sua nomina in giunta – poco meno di un anno fa – ed è assegnataria di due finanziamenti (da 8.000 e 4.500 euro) e “Terra e Popolo” – a cui sono stati affidati 1.463,22 euro – da sempre l’associazione di Flavio Stasi. Anche in questo caso nulla quaestio in termini di legittimità.
Le associazioni rimaste fuori, però, pure quelle col “pedigree” e con tanto di eventi storicizzati da oltre dieci anni protestano. C’è chi chiederà l’accesso agli atti, chi accusa di aver lasciato fuori – scientemente – quelle compagini che propongono eventi nel centro storico di Rossano per favorire altre zone della città.
Interpellato sulle due questioni, in sindaco Flavio Stasi ha provato a fugare i dubbi. «Ho chiesto di verificare la congruità dei requisiti – ha spiegato al Corriere della Calabria in merito all’affidamento del servizio di salvataggio in mare – e la nascita dell’associazione sportiva dilettantantistica a cui è stato affidato».
«I finanziamenti a Terra e Popolo e White Castle? Abbiamo delegato una commissione che ha valutato la congruità delle domande. E spesso, quel tipo di domande di partecipazione ai bandi bisogna saperle scrivere».
Il sindaco ha annunciato poi che l’amministrazione assegnerà altri 40-50mila euro extra fondo (era di 100mila euro) alle associazioni meritorie che seguono in graduatoria. «Rimpingueremo quel fondo – ha concluso il primo cittadino di Corigliano Rossano – perché siamo coscienti che alcune iniziative, anche storiche, sono rimaste fuori. Come si potrà notare, in quella graduatorie ci sono associazioni vicine agli amministratori, eppure ci sono anche altri beneficiari che non propriamente si possono definire sostenitori di questa amministrazione. Anzi».
Quel bando aveva, tuttavia, fatto discutere già nei mesi scorsi quando i termini erano stati misteriosamente riaperti dopo la scadenza. Sul tema, peraltro, le forze di opposizione hanno protocollato la richiesta di un ordine del giorno in consiglio comunale.
Insomma, sebbene ci sia chi – vicinissimo all’amministrazione comunale – si giustifica dicendo che “così fan tutti”, la doppia questione non pare illegittima ma assume certamente connotati di opportunità politica. E di stile. (l.latella@corrierecal.it)
x
x