CROTONE «Al di là delle scelte politiche di Di Maio, mi verrebbe da dire: finalmente. Sarebbe ora che la politica nazionale si occupasse dei territori, da troppo tempo abbandonati a se stessi. Tra l’altro i sindaci, di piccoli e grandi comuni, da nord a sud, sono realmente rimasti gli unici riferimenti per i singoli territori e per le loro comunità». Così all’AdnKronos il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, commenta le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che dopo l’uscita dal M5S e la nascita del nuovo gruppo, “Insieme per il futuro”, ha affermato che si ripartirà «dai territori e dai sindaci». Se quella di Di Maio sia o meno la strada giusta, dunque, si vedrà, ma «in realtà – aggiunge Voce – l’affermazione di Di Maio non è nuova. Si è già sentita in passato. Molto spesso i sindaci sono stati tirati in ballo quando si prospettavano crisi politiche. Non vorrei che anche questa restasse solo una affermazione di merito. Sicuramente i sindaci sono coloro che hanno il reale polso del territorio, ne conoscono problematiche e potenzialità. È chiaro che per chiunque sono interlocutori validi».
Quanto all’ipotesi che i presupposti enunciati da Di Maio siano sufficienti per sperare di avere successo, il sindaco di Crotone spiega: «Ricordo che i sindaci sono eletti direttamente dai cittadini, al contrario di quanto avviene per altre figure istituzionali. È chiaro che la richiesta di dialogo con i sindaci è anche un modo per riavvicinare la politica nazionale alla gente, per riprendere un contatto, per accorciare quel divario che si è creato tra Roma, intesa dal punto di vista politico, e il resto del paese».
Infine, su quale consiglio darebbe a Di Maio, che intende ripartire da sindaci e territori, per non sbagliare, il sindaco Voce afferma: «Porsi nei loro confronti con disponibilità all’ascolto e con lo spirito di reale coinvolgimento. I sindaci non fanno numero, non sono medagliette da appendersi alla giacca o autobus sui quali si può salire e scendere. I sindaci conducono il loro mandato con responsabilità, sono portatori di idee e di proposte, conoscono le loro singole realtà, affrontano i problemi quotidianamente e sono impegnati per risolverli. Alla buona intenzione deve seguire una reale volontà di coinvolgimento».
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