OSLO La polizia norvegese riferisce di almeno due morti e 14 feriti, almeno tre in gravi condizioni, a seguito di una sparatoria in strada all’esterno di un noto club Lgbtq+ del centro di Oslo. Secondo quanto riportato sui social, la sparatoria è avvenuta nei pressi del “London Pub”, particolarmente affollato nella notte di vigilia dell’Oslo Pride. Una persona è stata arrestata nei pressi del locale. La polizia non ha rivelato la sua identità, al momento non si esprime sul possibile movente né considera automatico il collegamento tra l’assalto e la manifestazione dell’orgoglio omosessuale. Ma le autorità e i responsabili della sicurezza in queste ore si interrogano sull’impatto che l’accaduto avrà sulla marcia del Pride, programmata per il primo pomeriggio.
La polizia ha ricevuto il primo allarme intorno all’una e un quarto ora locale, il sospetto è stato arrestato solo cinque minuti più tardi, ha spiegato ancora il portavoce: “Tutto lascia credere che abbia agito da solo”. Il numero delle forze dell’ordine impegnate sul territorio è stato intanto rafforzato per far fronte a nuovi eventuali incidenti. Al momento il caso non viene trattato come “atto di terrorismo”.
“Ho visto un uomo arrivare con una borsa, ha tirato fuori un’arma e ha cominciato a sparare”, ha riferito un testimone, un giornalista presente sulla scena. “Sembrava molto determinato nel prendere la mira. Quando ho capito che era una cosa seria, ho cominciato a correre. C’era un uomo sanguinante a terra”, ha raccontato una donna al quotidiano Verdens Gang. Un altro testimone citato dal giornale ha parlato dell’uso di un’arma automatica – che la polizia non ha confermato – e ha descritto la situazione come “una zona di guerra: c’erano molte persone a terra con ferite alla testa”.
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