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Terapia intensiva “modulare” e nuovi reparti: all’ospedale di Lamezia avviati i lavori di edilizia sanitaria

Partita la realizzazione della struttura, poi toccherà alla “palazzina”. Il “Coordinamento 19 marzo”: «Ascoltate dall’Asp le nostre richieste»

Pubblicato il: 25/06/2022 – 12:49
di Giorgio Curcio
Terapia intensiva “modulare” e nuovi reparti: all’ospedale di Lamezia avviati i lavori di edilizia sanitaria

LAMEZIA TERME Un cantiere, mezzi all’opera e un progetto in divenire. Cose che all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme non si vedevano da tempo e che dallo scorso 20 giugno sono invece realtà. Proprio come quella che dovrebbe sorgere da qui ad almeno 40 giorni, più probabile entro Ferragosto: una nuova struttura modulare da 10 posti per ricoveri di Terapia intensiva, che sorgerà a pochi passi dal pronto soccorso del nosocomio lametino.

La struttura modulare

Un “vecchio” progetto del ministero della Difesa, ma ancora attuale vista la risalita preoccupante dei contagi degli ultimi giorni e una pandemia da Covid-19 tutt’altro che alle spalle. Un ottimo risultato ottenuto dopo un lungo dialogo tra il “Coordinamento 19 marzo” e l’Asp di Catanzaro. «Finalmente arrivano risposte dall’azienda sanitaria guidata da Lazzaro – commenta Oscar Branca – e sta dando proprio quelle risposte che noi del coordinamento chiedevamo da tantissimo tempo e che i cittadini lametini di aspettano. Lamezia Terme diventerà una struttura all’avanguardia e siamo soddisfatti soprattutto perché finalmente l’edilizia sanitaria in città si sta muovendo».

Le altre novità

Già perché le novità non sono tutte qua: presto saranno affidati i lavori per la riqualificazione del Consultorio familiare, oltre alla prossima realizzazione dell’Elettrofisiologia, con la sala che sarà realizzata nel reparto del blocco operatorio, una seconda Tac. I progetti più grandi, però, sono due: la realizzazione della “Casa di comunità”, con il distretto sanitario lametino inserito nel piano del Pnrr e la “famosa” palazzina che sarà realizzata anche questa nei pressi del pronto soccorso. Si tratta, nello specifico, di una struttura che sarà realizzata attraverso i fondi del ministero della Salute, e che sarà dotata di una radiologia, di una Tac, un primo piano con 6 posti letto di terapia sub-intensiva e di cui la metà riconvertibili in intensiva, e altri 6 posti letto di terapia intensiva di cui uno pediatrico per una spesa di poco superiore ai 3 milioni di euro. Ma, in questo caso, per l’inizio dei lavori bisognerà attendere almeno la fine dell’estate.

I lavori e il “nodo” assunzioni

«Per l’Elettrofisiologia e l’Emodinamica sono già partiti i lavori – ci spiega Francesco Curcio anche lui del coordinamento – e di questo ringraziamo ancora il direttore generale e il dottor Ceravolo che c’ha creduto dall’inizio. Questo ospedale potrà presto diventare una realtà, una di quelle che fa bene alla città e ai cittadini». C’è poi un ultimo ma fondamentale nodo da sciogliere, quello cioè legato alle assunzioni del personale medico. Un tema di cui il presidente (e commissario della sanità) Roberto Occhiuto ha parlato spesso, lamentando anche l’impossibilità di procedere speditamente. C’è già una nuova autorizzazione per dare il via ai bandi per la ricerca di personale ma «abbiamo chiesto un incontro urgente – ci spiega Antonio Tarzia del coordinamento – proprio per discutere di questo problema, affinché molto presto si e insieme alle altre assunzioni necessarie, vengano riempiti i reparti del nostro ospedale che, purtroppo, tutti sappiamo essere vuoti». (redazione@corrierecal.it)

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