Si sa, spesso nel nostro paese siamo bravi a complicarci la vita più di quanto non lo sia già. Cavilli burocratici, a volte senza senso compaiono dal nulla come fossero funghi dopo un acquazzone. Ed ecco che anche un simbolo delle nostre estati e più in generale della storia ludica italiana come il calcio balilla, conosciuto a seconda delle latitudini come biliardino, può diventare oggetto di un’annosa questione.
Secondo il decreto del direttore dell’agenzia Dogane e Monopoli del 1.6.2021, aggiornato dalla Determinazione Direttoriale prot. 90538/RU del 24/02/2022, infatti dal 1° maggio 2022 gli apparecchi per il gioco che non erogano vincite in denaro e quelli che non distribuiscono tagliandi (es. biliardi, calcio balilla, ping pong, flipper) potevano essere installati solo se dotati di apposito nulla-osta di messa in esercizio o se già installati di un nuovo titolo autorizzativo.
La questione ha sollevato non poche polemiche, soprattutto da parte dei gestori dei lidi balneari, preoccupati dell’eccesiva burocratizzazione e delle multe salatissime in caso di mancata autorizzazione (fino a 4000 euro).
Ma fortunatamente tutti possono tirare un sospiro di sollievo.
Un tempestivo intervento del Governo, con una norma inserita nel maxiemendamento al d.l. sul Pnrr, ha consentito la non equiparazione del calciobalilla, dei flipper e dei tavoli da ping pong alle slot machine e ai videopoker dal punto di vista delle verifiche tecniche e del nulla osta necessari per l’installazione. Con l’entrata in vigore della norma quindi, non saranno necessarie, per questi giochi, le certificazioni ma basterà una semplice autodichiarazione.
Il tutto viene ulteriormente specificato, con una nuova circolare pubblicata il 22 giugno 2022, dove l’Agenzia delle Dogane spiega la procedura per la regolamentazione amministrativa e tecnica degli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro.
I termini per la presentazione delle autodichiarazioni sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli verranno riaperti dal 27 giugno al 31 luglio 2022.
Bisogna stare attenti però. Se da un lato l’iter burocratico per l’installazione di apparecchi da gioco che non distribuiscono vincite in denaro, è stato snellito, dal punto di vista tributario nulla è stato modificato. Rimane infatti pienamente in essere l’imposta sull’intrattenimento, introdotta nel 2009, che è pari all’8% di una base imponibile forfetaria. In particolare per quanto riguarda i biliardini, l’imposta complessiva da pagare è pari a 40,80 euro annui, ovvero 3 euro e 40 centesimi al mese.
C’è qualcosa che cambia e c’è qualcosa che resta immutato, ma fortunatamente potremo continuare a sfidarci in riva al mare a colpi di stecche sugli amati calcio balilla. Una sola regola però rimane immutata nel tempo quando si parla di biliardini: a biliardino non si rulla.
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