CATANZARO A tanti osservatori, cronisti compresi, che ieri aspettavano al Comune di Catanzaro i primi dati sul ballottaggio a un certo punto non è sfuggito l’arrivo di un volto conosciuto che sotto sotto sorrideva mentre incominciava a prendere forma la vittoria a valanga di Nicola Fiorita su Valerio Donato. Il volto noto era quello di Mimmo Tallini, il “Samurai” della politica catanzarese, 40 anni sulla breccia e sulla breccia anche adesso, nonostante fosse stato ormai ritenuto fuori dai giochi. E invece Tallini è uno dei grandi vincitori di questa tornata elettorale: sembra paradossale, visto che a diventare sindaco e a espugnare una roccaforte storica di centrodestra è Fiorita, militanza marcatamente a sinistra, cioè agli antipodi di Tallini, ma è così. Perché Tallini sicuramente ha tifato per Fiorita al ballottaggio, e secondo tanti analisti e tanti “bene informati”, ha anche lavorato a fondo per portare a Fiorita un soccorso da destra che comunque per il neo sindaco di Catanzaro c’è stato, oggettivamente.
Il “delitto perfetto”, quello di Tallini, che ha consumato e realizzato una vendetta – ovviamente politica – contro tutti i suoi ultimi avversari. Segnatamente, contro i vertici regionali di Forza Italia guidati dal coordinatore e senatore Giuseppe Mangialavori, che gli ha eroso il campo catanzarese all’interno del partito fino a indurre Tallini e i suoi a lasciare il partito forzista. Ma non a lasciare la scena politica. Tallini, posizionatosi con Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, ha infatti saldato il suo elettorato – non più consistente come ai bei tempi ma ancora abbastanza consistente da eleggere un rappresentante in Consiglio comunale – a quello del presidente dell’Ordine degli avvocati Antonello Talerico, anch’egli in rotta con Forza Italia. Entrambi si sono opposti strenuamente alla linea azzurra pro Valerio Donato, il candidato sindaco che con lo stesso Tallini si è spesso accapigliato in campagna elettorale, dando vita ad aspri duelli polemici. In realtà. la “partita della vita” di Tallini era soprattutto contro Forza Italia e contro chi ha lavorato per liquidarlo una volta per tutte: una partita che però Tallini ha vinto, ritornando al centro della scena politica di Catanzaro. (a. c.)
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