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La Camera penale di Catanzaro sul caso Perri e Scuteri: «Si sono sempre distinti per serietà, professionalità, competenza»

Stima e solidarietà, da parte degli avvocati del capoluogo, ai due giudici sottoposti a procedimento per incompatibilità ambientale dal Csm

Pubblicato il: 27/06/2022 – 15:06
La Camera penale di Catanzaro sul caso Perri e Scuteri: «Si sono sempre distinti per serietà, professionalità, competenza»

CATANZARO La Camera penale “Alfredo Cantafora” di Catanzaro, con una nota siglata dal segretario Francesco Iacopino e dal presidente Valerio Murgano, ha manifestato l’esigenza morale dei penalisti catanzaresi «di rappresentare alla I Commissione e al Csm che i dottori Giuseppe Perri e Pietro Scuteri, come già ben evidenziato dal Presidente della Corte di appello di Catanzaro Domenico Introcaso, nei 20 anni di esercizio delle loro funzioni giudiziarie, in tutte le sedi fino ad oggi occupate, si sono sempre distinti per serietà, professionalità, competenza e spirito di sacrificio, esercitando il ministero loro affidato nel pieno rispetto dei valori di indipendenza e di imparzialità. I dottori Perri e Scuteri sono sempre stati magistrati “modello”, nella sostanza e nella percezione sociale, liberi da qualsivoglia forma di influenza, fedeli alla Repubblica e alla Costituzione, che hanno onorato la Toga indossandola con grande equilibrio e autentico spirito di servizio. Mai, in alcun modo, essi hanno appannato, né ieri né oggi, la loro immagine di giudici irreprensibili. Nessuna perdita del rapporto fiduciario con l’ambiente giudiziario e sociale può essere fondatamente sostenuta, dal momento che la percezione esterna dei due magistrati, e della loro immagine, è sempre stata ed è quella dell’esercizio, serio e credibile, delle funzioni giudiziarie loro assegnate».
I due giudici di Catanzaro Perri e Scuteri sono sottoposti a un procedimento amministrativo di incompatibilità ambientale da parte del Csm, in seguito alle risultanze di indagine emerse nell’ambito del procedimento Rinascita-Scott nel quale è emerso come i due togati abbiano partecipato a una cena a casa di uno dei principali imputati, l’avvocato Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La Prima commissione del Csm aveva votato per l’archiviazione del procedimento ma il Plenum ha votato a maggioranza che il caso torni al vaglio della Prima commissione.
Nell’attesa che questa torni a pronunciarsi, la camera penale “Cantafora” ha espresso stima e solidarietà ai due giudici.

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