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Lotta alla ‘ndrangheta

Reati gravi commessi in Brasile, a rischio l’estradizione del “re della cocaina”

Il boss Rocco Morabito avrebbe acquistato stupefacenti dal cartello “Primo comando della capitale”. Da qui il diniego al trasferimento in Italia

Pubblicato il: 27/06/2022 – 15:01
Reati gravi commessi in Brasile, a rischio l’estradizione del “re della cocaina”

BRASILIA Il boss della ‘Ndrangheta Rocco Morabito, 56 anni, considerato uno dei più importanti trafficanti internazionali di droga al mondo, in Brasile avrebbe commesso reati per i quali la sua estradizione in Italia potrebbe essere posticipata fino alla conclusione di un eventuale nuovo processo: lo rende noto la stampa locale.
L’estradizione del “re della cocaina”, detenuto da più di un anno a Brasilia, è stata votata dalla Corte suprema (Stf) il mese scorso e la sua esecuzione dipende dall’autorizzazione del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro.
Prima di essere incarcerato nel 2021, Morabito avrebbe spacciato cocaina in Brasile, secondo un’indagine della polizia di San Paolo che è stata rivelata la notte scorsa dal programma di Tv Globo, Fantastico.
Per gli inquirenti, Morabito, con la partecipazione del suo connazionale Vincenzo Pasquino, avrebbe acquistato stupefacenti dal cartello brasiliano Primo comando della capitale (Pcc) e li avrebbe venduti a trafficanti brasiliani che li avrebbero distribuiti in località del litorale di San Paolo come Guarujà.
Visti questi presunti ulteriori reati commessi in Brasile, la giustizia ha decretato la detenzione preventiva di Morabito, che è già agli arresti nel penitenziario federale di Brasilia.
Secondo un esperto consultato da Tv Globo, se Morabito fosse formalmente incriminato per narcotraffico in Brasile, potrebbe essere deportato in Italia solo quando il caso si fosse concluso. Ma tale opinione non è unanime e, secondo altri giuristi, Morabito potrebbe rientrare in Italia prima della conclusione di un eventuale nuovo processo. Il ministero della Giustizia brasiliano ha intanto riferito di «accompagnare» il caso ma non si è pronunciato in merito.

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