COSENZA Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto ha presenziato stamane insieme al direttore generale di Arpacal Domenico Pappaterra all’inaugurazione dei locali dell’Area Meteo – Servizio Meteorologico Regionale del Centro Funzionale Multirischi presso la stazione ferroviaria di Vaglio Lise a Cosenza e concessi in comodato d’uso da Rete Ferroviaria Italiana.
«Sono molto grato all’Arpacal e a Rfi che ha concesso i locali per questo importante presidio, in una regione come la Calabria che è soggetta a rischi naturali straordinari. La stazione ci consentirà di avere qualche strumento in più per le operazioni di Protezione civile che speriamo non siano necessari, ma dobbiamo essere sempre pronti», sottolinea Occhiuto. Che aggiunge: «Fra qualche giorno depositeremo in Consiglio regionale la nuova legge quadro della Protezione Civile che meritava profondi aggiornamenti e abbiamo lavorato nelle scorse settimane grazie al contributo del nuovo direttore generale alla Protezione civile, il dottor Costarella, che sta riscuotendo consensi anche presso il Dipartimento nazionale». «Rafforziamo un sistema di allertamento già efficace, ma avremo dati più chiari in un territorio ancora più vasto. La Regione ha finanziato grazie al Por questo importante presidio», sottolinea il direttore di Arpacal, Domenico Pappaterra. «Occuparci dell’ambiente è un imperativo categorico, viviamo una fase di profondi cambiamenti climatici e i tecnici con il monitoraggio h24 i nostri tecnici possono segnalare eventuali cambiamenti anche nel corso della giornata».
«La questione ambiente è al centro della mia attività di governo – continua Occhiuto – come sapete da novembre per esempio mi sono occupato insieme ai tecnici della regione della stazione marittima e sulla depurazione abbiamo riscontrato ritardi straordinari. Abbiamo deciso di smaltire i fanghi di depurazione, lo ha fatto la Regione anche se non avrebbe dovuto». «Ogni giorno – racconta Occhiuto – un tecnico della regione contatta gli uffici dei vari comuni per verificare che si acquistino le pompe di sollevamento e si riparino i depuratori». «Non sono stato io quello che parlava di un mare da bere – sorride il governatore – è stato un altro presidente di regione. Io ho sempre detto che mi sarei impegnato per risolvere i problemi esistenti e il mio obiettivo è di risolverli al 40-50%». I risultati sono già visibili, secondo Occhiuto. «Alcuni risultati sono evidenti, chi è stato al mare nelle ultime settimane ha notato un leggero miglioramento. Purtroppo nel corso degli anni passati sul fondo del mare si sono sedimentati i fanghi e allora diventa difficile anche per il mare digerire velocemente tutto quello che è stato scaricato, però da qualche parte bisogna cominciare». Sulla questione depurazione, Occhiuto richiama l’azione sinergica avviata con Arpacal e forze dell’ordine. «Abbiamo avviato i tavoli interistituzionali con le procure, con la capitaneria di porto, con i carabinieri e la Guardia di Finanza ed ancora con i prefetti e con tutte le istituzioni. Si sta verificando anche il corretto utilizzo degli autospurghi».
«Abbiamo redatto il piano antincendi ad aprile, ho sentito Perna (l’ex presidente del Parco dell’Aspromonte) che realizzò negli scorsi anni un progetto che risultò vincente: affidò il presidio di alcuni boschi ad associazioni, pagandole non in ragione del numero degli spegnimenti ma in base al numero della diminuzione dei roghi ed abbiamo attuato lo stesso protocollo con la Regione», sostiene il presidente della Regione Calabria. «Avremo 80 associazioni e la protezione civile pagati prevalentemente in ragione del minor numero di incendi e agli operai forestali ho chiesto – tramite l’assessore Gallo e il responsabile di Calabria Verde – di retribuirli non in base agli interventi di spegnimento ma al minor numero di roghi presenti».
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