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La richiesta

Granato: «Al Pugliese-Ciaccio si chiede ancora il green pass per cure ed esami»

La senatrice di “Ancora Italia” ha raccolto segnalazioni di pazienti: «Vertici azienda ospedaliera facciano rispettare la legge»

Pubblicato il: 29/06/2022 – 14:50
Granato: «Al Pugliese-Ciaccio si chiede ancora il green pass per  cure ed esami»

CATANZARO «Dal 1° maggio abbiamo detto addio al green pass praticamente ovunque. Dal 1° giugno non occorre più il green pass per entrare in Italia (sia per i turisti stranieri che arrivano in Italia sia per gli italiani al rientro dopo una vacanza fuori dall’Italia). A queste latitudini, invece, le leggi si ignorano per convenienza o per indolenza». È quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (Ancora Italia) che «continua a raccogliere segnalazioni di pazienti, persone ammalate che hanno bisogno di controlli ed esami diagnostici ma nel recarsi nelle strutture sanitarie pubbliche di Catanzaro hanno difficoltà ad accedere visto che viene chiesto ancora il green pass».
«Fino al 31 dicembre 2022 – ricorda la senatrice – il green pass è necessario per accedere come visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere e Rsa e per permanere come accompagnatori di pazienti non Covid-19 nelle sale di attesa di pronto soccorso, strutture sanitarie e sociosanitarie. Non già, quindi, per entrare nelle strutture sanitarie dove esercitare il proprio diritto alla cura – spiega ancora la senatrice Granato -. Invece esistono presidi sanitari come il “Pugliese-Ciaccio” dove ancora si insiste a chiedere l’esibizione dell’odioso certificato verde, non più in vigore».
«Ci sono cittadini che hanno sollevato il problema più volte – riferisce Granato – agli uffici amministrativi perché hanno avuto difficoltà a far accedere i propri cari, persone anziane, negli ospedali dove dovevano subire interventi, cure chemioterapiche, esami diagnostici. A quanto pare la prevenzione è solo uno slogan per le “Giornate” indette a scopi commerciali. Poi si ha la memoria corta quando si tratta di tutelare il diritto alla salute anche attraverso la prevenzione che si assicura con l’accesso agli esami diagnostica». 
«Green pass e vaccino – commenta Granato – non hanno alcuna valenza nel contrastare il Covid: solo il tampone offre garanzie, ma lo si deve fare a pagamento e questo è un grave violazione degli articoli 1 e 3 della Costituzione. Dopo due anni siamo ancora a fare la conta dei malati e della copertura delle terapie intensive. I vertici amministrativi del “Pugliese-Ciaccio” – conclude Granato – si occupino di far rispettare la legge: niente green pass a chi deve fare esami, il covid lo contrastino in un altro modo. Se sono capaci».

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