Ultimo aggiornamento alle 12:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Il dato

Caro vacanze, biglietti aerei quasi raddoppiati

Inflazione alle stelle. Mai così alta da 36 anni. L’impennata colpisce anche il settore turistico. Il costo degli alloggi a +18%

Pubblicato il: 01/07/2022 – 13:03
Caro vacanze, biglietti aerei quasi raddoppiati

ROMA L’inflazione si abbatte anche sulle vacanze. I dati Istat relativi a giugno mostrano un aumento del prezzo dei biglietti aerei che quasi raddoppia rispetto al 2021 e segna +90,4%.
Rispetto al mese precedente l’incremento è del 23,8%. I rincari, con i prezzi dei carburanti alle stelle, riguardano anche in generale i servizi relativi ai trasporti (+7,2% annuo; +2% da maggio). Ed è più costoso anche dormire in albergo, B&B o villaggio. I prezzi di servizi di alloggio segnano infatti +18,1% annuo e +5,8% su base mensile.
Ma in generale in Italia l’inflazione è in forte accelerazione. Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile (dal +0,8% di maggio) e dell’8,0% su base annua (da +6,8% del mese precedente).

Ma così alta dal 1986

«A giugno – commenta l’Istat – l’inflazione accelera di nuovo salendo a un livello (+8,0%) che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%). Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici agli altri comparti merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996».
Nello stesso tempo, l’accelerazione dei prezzi degli alimentari, lavorati e non, spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%). L’Istat spiega che l’ulteriore aumento della crescita su base tendenziale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +64,3%), e dall’altra a quelli dei beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,2%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,4% a +5,0%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%).

I motivi dell’impennata

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto a diverse componenti e in particolare ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (+6,0%), dei servizi relativi ai trasporti (+2,0%), degli alimentari lavorati (+1,7%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%) e dei beni non durevoli (+0,7%). L’inflazione acquisita per il 2022 e’ pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x