CATANZARO La pressione della ‘ndrangheta, soprattutto nelle estorsioni, il potenziamento degli organici, ma anche la sanità. Sono stati questi i temi affrontati dal ministero dell’Interno Luciana Lamorgese nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha presieduto nella prefettura di Catanzaro: al Cosp hanno partecipato, oltre alla prefetto Cucinotta, anche i massimi rappresentanti della magistratura, tra cui il procuratore capo della Dda Nicola Gratteri, e delle forze dell’ordine sul territorio. Alla fine, la Lamorgese ha tenuto una conferenza stampa facendo il bilancio della riunione, durata circa 2 ore.
«È stato un incontro in cui abbiamo fatto della situazione sul territorio, si è parlato – ha specificato la Lamorgese – della criminalità nel capoluogo, quali sono i punti critici, soprattutto l’egemonia di cosche della ‘ndrangheta che sono attive soprattutto nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori, ma anche dell’usura. Ma si è parlato anche del fatto che le denunce sono poche, quello che è emerso è che dai dati di richiesta e di accesso al fondo per le estorsioni e l’usura sono numeri limitati che destano preoccupazioni perché è un fenomeno che resta sommerso».
Capitolo forze dell’ordine: «Si è anche parlato – ha proseguito la Lamorgese – dei problemi degli organici delle forze di polizia. Ho dato assicurazione che con il piano di potenziamento da parte della Polizia arriveranno 33 unità. Teniamo conto che lo scorso anno abbiamo avuto, causa Covid, un blocco dei corsi di formazione, che adesso man mano si stanno concludendo e quindi abbiamo quelle integrazioni necessarie sul territorio. L’operazione Strade Sicure ha visto una riduzione: a Catanzaro c’erano 40 unità di appartenenti all’operazione Strade Sicure e ora ce ne sono 15 in più, ma su tutto il territorio sono entrati in servizio come Polizia circa 2.800 unità e questo supplisce a quella riduzione sul territorio con personale delle forze di polizia. Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, a Soverato è stata elevata da Tenenza a Compagnia ed è importante che ci sia la previsione di un potenziamento dell’organico del Nucleo di polizia economica e finanziaria di 15 ispettori».
Lamorgese ha poi aggiunto: «Si è parlato anche dei Comuni: ci sono 7 Comuni in pre-dissesto, 10 Comuni in dissesto, delle interdittive che abbiamo portato avanti sul territorio e negli ultimi sei mesi abbiamo adottato con la Prefettura 12 provvedimenti interdittivi mentre lo scorso anno erano 32. Noi troviamo, come indice di delittuosità, che in provincia di Catanzaro abbiamo il -12% nel primo quadrimestre 2022 rispetto al primo quadrimestre 2021, -22% nel Comune di Catanzaro. Ma per la mia esperienza sul campo ho fatto un’osservazione: questi dati certamente sono positivi e danno atto del massimo impegno delle forse di polizia, ma poi dobbiamo anche verificare la percezione di sicurezza dei cittadini, perché il dato non sempre corrisponde una percezione di insicurezza che invece va rilevata. Certamente ci sarà un impegno ulteriore con queste unità in più che arriveranno, parlando con i procuratori – sia il procuratore generale sia il procuratore della Repubblica – hanno detto, e ne sono lieta, che qui ci sono i migliori investigatori su questo territorio e hanno ringraziato per la grande attività che stanno portando avanti». Sull’annullamento dello scioglimento del Comune di Guardavalle, Lamorgese spiega: «Non traggo conseguenze da una decisione del Consiglio di Stato, una su tanti altri ricorsi che magari hanno confermato le ipotesi accusatorie formulate dalle prefetture. Che capiti una volta può anche esserci, non entro nel merito, sono troppo rispettosa del giudicato del magistrato. Vedremo se c’è qualche aspetto che dovevano maggiormente chiarire, ci servirà di lezione per il futuro».
Lamorgese si è soffermata sulla situazione alla Provincia di Vibo Valentia, rispetto alla quale – è stato ricordato in conferenza stampa – il presidente dell’Antimafia Morra ha chiesto l’attivazione di una commissione di accesso: «Siamo in contatto con la prefettura, il prefetto ieri ha fatto un Comitato provinciale perché era stato segnalato questo aspetto da parte del presidente Morra, non ho avuto modo di sentire il prefetto ma la situazione è attentamente seguita». Rispondendo ai giornalisti che le hanno chiesto se ci sono allo studio nuove normative in tema di scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, anche alla luce di recenti sentenze che hanno annullato il commissariamento, come quella del Consiglio di Stato sul Comune di Guardavalle, il ministro ha detto: «Abbiamo fatto norme successive, l’impianto – ha sostenuto Lamorgese – sta cambiando lentamente, di recente abbiamo fatto una norma che consente un tutoraggio del Comune laddove non ci sia una contiguità continuativa ma occasionale con organizzazioni criminali, proprio per cercare di salvare il più possibile il voto dei cittadini. Certo – ha rimarcato il ministro dell’Interno – è che se ci sono gli estremi i cittadini hanno anche diritto ad avere una gestione corretta e che garantisca la legalità in tutti i settori. Vediamo: le norme ci sono, le adegueremo sempre di più».
Di immigrazione, e di ucraini – ha spiegato il ministro dell’Interno – «non si è parlato, perché qui ne sono arrivati circa 750 ma nei nostri centri, i centri governativi, Cas o Sai, non ne abbiamo nessuno. È un poco l’orientamento che abbiamo visto: sono più di 140mila dal 24 febbraio, sono davvero pochi sul territorio nazionale, perché abbiamo una comunità ucraina in Italia molto ampia, sono circa 250mila ucraini, quindi hanno fatto molto riferimento ai familiari, agli amici, e il governo si è impegnato poi a dare dei risorsi necessari per consentire e anche a livello privato di poter sostenere l’accoglienza di coloro che avevano trovato rifugio nella loro casa». Lamorgese ha poi osservato: «Si è parlato della sanità, perché sono terminati i due commissariamenti e poi è stato nominato commissario il presidente della Regione. Abbiamo parlato anche di coloro che hanno contratti di formazione e tirocinio da anni e c’era la preoccupazione perché a ottobre-novembre scadranno questi contratti, che tra l’altro stanno andando avanti da anni».
Infine, Lamorgese ha riferito di aver fatto «gli auguri al sindaco appena insediato (Nicola Fiorita, presente alla conferenza stampa finale, ndr). Abbiamo assicurato la massima collaborazione al neo sindaco di Catanzaro, perché questi incontri devono avere una loro concretezza e per questo prendiamo le richieste che ci arrivare per vedere se possiamo adoperarci per dare una mano al sindaco appena insediato, c’è tutto l’interesse a dare la mano e aiutarlo laddove ce ne fosse bisogno, ma purtroppo ce ne sarà sicuramente bisogno. Il ministro dell’interno è la casa dei Comuni, la viva in questi termini, siamo a disposizione». (a.c.)
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