SYDNEY A quasi 30 anni da quando in Australia una bomba nella sede della National Crime Authority in Adelaide uccise un detective della polizia e ferì gravemente un avvocato, è stato dichiarato colpevole in tribunale Domenic (Domenico) Perre, nativo di Platì, da tempo indiziato e risultato associato alle famiglie della ‘Ndrangheta della città.
Il giudice della Corte Suprema del South Australia, Kevin Nicholson, dopo un processo di sette mesi, ha dichiarato colpevole di omicidio e di tentato omicidio Perre, 65 anni, già in carcere per altri reati.
Nel marzo 1994 Perre aveva spedito la bomba in un pacchetto postale al sergente detective Geoffrey Bowen che indagava sul business di coltivazione e traffico di marijuana della sua famiglia. Perre fu presto arrestato e identificato come sospetto, ma le prime imputazioni furono abbandonate poco dopo per mancanza di prove. Nel 2020 fu tuttavia condannato e incarcerato per il suo ruolo in un’operazione di traffico di marijuana nel 2016 e 2017. Diversi suoi familiari furono incriminati e condannati. Il detective capo Des Bay, che ha guidato le lunghe indagini, ha detto che le autorità hanno potuto assicurare la condanna sul delitto irrisolto grazie agli sforzi congiunti della polizia del South Australia e dell’Australian Criminal Intelligence Commission. «Mentre il risultato di oggi non può sanare il danno inflitto nel 1994 da Dominic Perre, possiamo tutti trarre sollievo sapendo che trascorrerà il resto della vita in prigione e che il nostro stato sarà per questo un luogo più sicuro».
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