COSENZA Il Tribunale di Castrovillari (Presidente Annamaria Grimaldi, a latere: Rosamaria Pugliese e Marianna Ferrante), al termine dell’udienza del primo luglio 2022, ha assolto Antonio Palermo (difeso dall’avvocato Franco Angiolino) per non aver commesso il fatto.
Secondo l’accusa, Palermo – in qualità di Agente di Polizia Penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Rossano, si sarebbe appropriato di 500 euro consegnata da un detenuto al suo ingresso in carcere, dove era stato tradotto dalla Squadra Mobile di Crotone. Come ha avuto modo di asserire l’avvocato Franco Angiolino nella corposa memoria difensiva redatta, «nel corso della deposizione testimoniale un teste assistito (la cui posizione è stata archiviata) ha affermato di essere sopraggiunto a mezzanotte e cinquanta mentre la perquisizione era già iniziata ed a buon punto e di aver visto soldi e due telefoni sul tavolo ma non la banconota da 500 euro. Ha riferito di aver perquisito solo gli indumenti e che, terminata la perquisizione, il detenuto si rifiutava di firmare scrivendo 500 con la penna sulla mano. Infine ha affermato di aver sottoscritto il verbale di ingresso e di perquisizione che non recano la firma di Palermo Antonio». Secondo il legale, «sarebbe bastato valutare attentamente la posizione di Antonio Palermo che in tanti anni di carriera ha sempre svolto il suo lavoro in maniera integerrima per come emerge anche dalle schede di valutazione prodotte». (f.b.)
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