CATANZARO L’organizzazione dell’attentato, poi ritenuto troppo pericoloso da mettere in pratica, al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri è stato ricordato nel corso della puntata di “Otto e Mezzo” andata in onda su La7. Il tema è stato al centro de “Punto” la rubrica curata da Paolo Pagliaro interna alla trasmissione curata da Lilli Gruber. Secondo la ricostruzione fornita dall’Fbi statunitense che trasmise gli atti ai colleghi italiani, quell’attentato non si fece perché a Reggio e a Catanzaro lo considerarono «controproducente» per gli affari dei clan. Quell’intercettazione ha portato al rafforzamento della scorta per il procuratore capo di Catanzaro.
Proprio per stare accanto al magistrato che da 34 anni vive “blindato” per la sua scelta di combattere le cosche il 5 luglio prossimo – ricorda anche la trasmissione di La7 – è stata organizzata una manifestazione di solidarietà a Milano a partire dalle 19 in piazza Duca d’Aosta davanti la stazione centrale.
Una scelta, quella di organizzare la manifestazione pro Gratteri, motivata dalla circostanza che è proprio la Lombardia – dopo la Calabria – la regione in cui la ‘ndrangheta è più radicata. Sono in Lombardia infatti le nuove roccaforti dove le cosche sono più presenti visto che investono nelle imprese e nella finanza i proventi della cocaina, delle estorsioni e dell’usura.
Così con lo slogan “Mai più stragi” oltre ottanta sigle della società civile scenderanno in piazza per ricordare che la ‘ndrangheta è un problema nazionale e che per questo la lotta alle cosche deve ritornare ad essere una priorità della politica. «Ma la politica quasi tutta – ricorda Pagliaro – tratta Gratteri come un “appestato”». Secondo i suoi estimatori – cita l’editoralista di La7 – «Gratteri sarebbe isolato perché libero esattamente come Falcone e Borsellino». La manifestazione di Milano, anche per questo, si terrà a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio.
x
x