POLISTENA «La situazione all’Ospedale di Polistena è gravissima. La chiusura del reparto di Rianimazione sta generando una serie di disagi a catena che vanno affrontati con assoluta priorità». Lo dichiara Domenico Giannetta, dirigente medico e segretario aziendale Anaao (Sindacato Dirigenti Medici).
«Mi appello alla Commissaria straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria perché convochi al più presto un tavolo di concertazione con tutti gli attori coinvolti, compresi i vertici aziendali e i sindaci dei comuni della Piana, perché sia ricercata al più presto una soluzione. L’ospedale di Polistena – dichiara Giannetta – copre un’utenza di 180 mila persone e forse non tutti sanno che, da inizio anno, in Chirurgia Generale, sono stati eseguiti 450 interventi chirurgici, cui bisogna aggiungere quelli di Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia e che solo lo scorso anno ci sono state ben 1000 nascite. Il tutto – continua – si è svolto in estrema difficoltà. Con soli 7 anestesisti (oggi 5 perché due sono in malattia) al posto dei 21 necessari da pianta organica. Gli anestesisti andrebbero potenziati, in ossequio alle direttive regionali e nazionali e invece, proprio adesso, in piena estate, con l’acuirsi del numero degli interventi dovuto all’incremento esponenziale della popolazione, siamo arrivati addirittura alla chiusura della Rianimazione. Cosa mai successa prima».
«L’effetto della chiusura è dirompente – incalza Giannetta – sui pronto soccorso, sulle chirurgie che non possono più effettuare interventi, neanche in urgenza, sugli altri ospedali che devono prendere in carico i nostri pazienti e sono già in difficoltà con i propri. Un’intera rete viene messa in crisi e questo crea disservizi e sfiducia nella popolazione verso la nostra sanità, preferendo l’emigrazione sanitaria. Una situazione grave – conclude Giannetta – che deve trovare immediata e concertata soluzione».
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