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Consiglio regionale, come da prassi nomine rinviate: ora si attivano i poteri sostitutivi del presidente

L’accordo nella maggioranza c’è. L’opposizione insorge. Mammoliti: slittamento riprovevole. Polemiche sui fondi per l’alluvione di Vibo nel 2006: «Stornati 7 milioni», accusa il Pd. Approvata nuova…

Pubblicato il: 04/07/2022 – 18:15
Consiglio regionale, come da prassi nomine rinviate: ora si attivano i poteri sostitutivi del presidente

REGGIO CALABRIA Come da prassi, il Consiglio regionale rinvia le nomine negli organi di sottogoverno, rinviandole ai poteri sostitutivi del presidente dell’assemblea calabrese. L’opposizione prova a mettersi di traverso per evitare il rinvio ma i numeri sono tutti a favore della maggioranza di centrodestra. Per il resto, via libera ai punti all’ordine del giorno, con la legge quadro sull’apicoltura approvata all’unanimità mentre a maggioranza passano una rimodulazione al Piano di sviluppo e coesione e una modifica alla legge istitutiva del Consorzio Costa degli Dei che elimina alcuni passaggi per l’approvazione dello Statuto. Fronti polemici tra centrodestra e minoranze sul tema del dissesto idrogeologico e sul turismo.

Polemica in tema di dissesto idrogeologico

Polemiche poi in Consiglio regionale sulla rimodulazione del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione-sezione ordinaria, che prevede 54 milioni di fondi autorizzati dal Cipess in materia di trasporto, sanità, ambiente. A far discutere lo stralcio di alcune risorse destinate al risarcimento dei danni subìto dalle aziende del Vibonese a causa della tragica alluvione del luglio 2006. A sollevare la polemica il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci eccepisce il fatto che dal Psc «sono stati stralciati stralciati 7 milioni che erano destinasti alle aziende turistiche del Vibonese colpite dall’alluvione del 2006 e che non hanno mai avuto le risorse, c’è preoccupazione perché diversi imprenditori attendono i rimborsi dovuti». Sulla scia il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti: «La data del 3 luglio 2006 grida vendetta per l’incuria del territorio che devastò Vibo, è necessario sapere quali sono gli impegni che il governo regionale intende attuare per la provincia di Vibo alla luce di questo stralcio. Vedo un approccio approssimativo della maggioranza».
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Montuoro, relatore del provvedimento, replica affermando che «è necessario un chiarimento, si tratta di prendere atto delle risorse che si possono mettere a terra ed evitare che si perdano. Le posizioni dell’opposizione sono strumentali». Il capogruppo di Coraggio Italia, Francesco De Nisi, osserva: «Conosco la problematica, ma faccio presente che i fondi sono stati stornati perché le istanze di risarcimento non sono state accolte dalle commissioni di valutazione e dai controlli finanziari della Guardia di Finanza. È inutile fare demagogia. Se vogliamo dare un segnale al territorio, facciamo una mozione per sostenere con adeguate risorse il Consorzio Costa degli Dei che istituiamo oggi». Per Alecci invece «il mancato finanziamento è stato accertato presso gli uffici della Protezione civile e ci sono alcuni imprenditori ancora in attesa e che meritano chiarezza». Il capogruppo dell’Udc, Giuseppe Graziano, si scaglia contro i democrat: «Sono allibito dall’opposizione, votare di no a questa variazione di programma è gravissimo, perché se non la approviamo c’è il rischio di perdere importanti risorse. Il Pd vuole il blocco totale della Regione, si tratta di risorse che il centrosinistra non aveva speso in passato».
La capogruppo del Misto, Amalia Bruni, chiarisce: «La posizione del Misto non è per il blocco ma certo c’è stata una gestione non corretta dei fondi legati a questo provvedimento». Il capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, specifica la posizione dei dem: «Non accettiamo le minacce dai banchi della maggioranza, i colleghi del Pd hanno posto un problema di merito per dire che tutto ciò che è destinato alla lotta al dissesto idrogeologico dev’essere priorità». Il provvedimento sulla rimodulazione del Psc-sezione ordinaria è stato comunque approvato dalla maggioranza di centrodestra.

Ok unanime alla legge quadro sull’apicoltura

Successivamente, il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge regionale – bipartisan, perché sottoscritta dai consiglieri Gentile, Cirillo, Gelardi, Graziano, Crinò, Neri per il centrodestra e Tavernise del M5S, che reca “Norme per l’incremento, lo sviluppo e la valorizzazione dell’apicoltura calabrese”. Tutti d’accordo su questo provvedimento, con l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che plaude al varo della normativa, «una legge quadro importante perché sosteniamo questo settore importante, forse gli unici in Italia, e perché ci consentirà di investire ancora di più». Quindi l’approvazione del testo all’unanimità.

Turismo, botta e risposta Mammoliti-Orsomarso

Via libera, con l’astensione delle opposizioni, anche alla proposta di legge regionale, di iniziativa dei forzisti Comito e Arruzzolo, che modica la legge istitutiva del Consorzio Costa degli Dei, finalizzata ad accelerare l’iter per l’approvazione dello Statuto attraverso l’eliminazione di alcuni passaggi ritenuti dalla maggioranza ridondanti e frenanti come la valutazione dello Statuto da parte del Consiglio regionale e dei Consigli comunali dei centri aderenti al Consorzio.
Mammoliti contesta il fatto che «questa legge interviene su un testo già approvato dal centrodestra 20 mesi fa, che evidentemente prima ritiene certi passaggi democratici importanti e poi li ritiene inutili, è evidente una contraddizione. E vorrei capire: i Distretti turistici sono stati completamente abbandonati?». La replica dell’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso: «Oggi c’è un fatto positivo, quello di semplificare il percorso in un’era importante della Calabria e si migliora l’attività di un Consorzio già esistente. Noi andremo a svolgere una azione complessiva con il testo unico sul turismo, ormai pronto, può essere la Bibbia e per il quale vorremmo avere il contributo di tutti, a partire dai Comuni: punto di forza saranno i cluster dell’accoglienza, che vorrei affidare ai Distretti». Michele Comito, di Forza Italia, replica a Mammoliti evidenziando «la democraticità del provvedimento perché coinvolge i Comuni pienamente nell’assemblea».

Nomine rinviate, Mammoliti: riprovevole

Il capogruppo di Forza Azzurri Giacomo Crinò propone il rinvio, come da prassi e da regolamento, delle nomine – una sessantina – in numerosi organi di sottogoverno della Regione, tra cui le autorità Garanti, Fincalabra e Corecom. Critico Mammoliti che annuncia il no del Pd: «È la seconda volta che il Consiglio regionale procede al rinvio delle nomine. Mentre i giovani lasciano la Calabria e le professionalità vengono mortificate in Calabria, la nostra regione continua a reiterare una prassi stantia, anacronistica e riprovevole. Non vuol dire nulla che è una prassi praticata da centrodestra e centrosinistra, perché ci sono momento in cui le prassi possano vedere la fine. È questo il cambiamento che oggi chiede la Calabria che vuole cambiare, non il Manuale Cencelli. E non voglio che l’opposizione partecipi a queste nomine».
Anche il capogruppo di DeMa, Ferdinando Laghi, annunciando il voto contrario, esprime forti critiche, affermando che «queste nomine non ci riguarderanno, non faremo alcun accordo». Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso osserva: «Nessuna discussione è stata fatta con le opposizioni, non c’è nessun accordo con le minoranze». Il rinvio comunque passa senza soverchi problemi: ora le nomine saranno effettuate dal presidente del Consigli o regionale in base ai poteri sostitutivi, anche se – dicono fonti accreditate – l’accordo in particolare nella maggioranza ci sarebbe già. (a. c.)

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