CORIGLIANO ROSSANO Si terrà oggi l’udienza di convalida dell’arresto di Luigi Carlino, 73 anni, gravemente indiziato della morte della moglie, Domenica Caligiuri, insegnante in pensione, 71 anni, trovata morta nel letto della sua abitazione a Mandatoriccio mare, a pochi passi dalla statale 106, sabato scorso.
Un femminicidio che, come confermato anche dal medico legale, si è consumato due giorni prima, giovedì scorso. La donna è rimasta, quindi, due giorni nel suo letto, prima che alla sua porta bussassero i carabinieri. Una tesi che peraltro collima con quanto racconta qualcuno a Mandatoriccio, secondo cui il falegname in pensione, sporco di sangue, giovedì sarebbe andato al bar. E sempre al bar è stato raggiunto dai carabinieri sabato mattina, dopo che i militari si erano recati nell’abitazione della coppia per verificare la richiesta di aiuto della figlia, la quale nelle ore precedenti aveva provato a mettersi in contatto con la madre, ma senza riuscirvi.
Su Carlino, secondo gli inquirenti, gravano gravi indizi di colpevolezza. Il settantatrenne non ha confessato l’uxoricidio al pubblico ministero, davanti al quale si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sabato mattina, però, subito dopo essere stato fermato, interrogato dai carabinieri nella caserma di Mirto l’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità tranne poi non proferire parola davanti al giudice. Nella giornata di ieri l’uomo è stato tradotto in carcere.
Secondo alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti, pare che l’uomo fosse «dedito all’alcol». Particolare che emergerebbe anche dal racconto dei vicini e di una parente di Mimma Caligiuri, che non ha mai denunciato i maltrattamenti – fisici e verbali – a quanto pare noti a molti nella comunità mandatoriccese. (l.latella@corrierecal.it)
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