LAMEZIA TERME Per le famiglie di poco più di 1.800 bambini del Lametino, si apre finalmente uno spiraglio. Dopo mesi di battaglie, incontri con i vertici dell’Asp di Catanzaro e alla Cittadella regionale, appelli e richieste, ecco il primo ma importantissimo risultato, una sanità che si arricchisce all’interno di un quadro che, al netto delle tante criticità, è ancora in grado di offrire servizi essenziali.
Dallo scorso 1 luglio, infatti, hanno preso servizio nella Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale di Lamezia Terme tre nuove logopediste a tempo indeterminato, Gabriella De Biase, Fernanda Molinaro e Francesca Catizone, permettendo così di far scorrere la lunghissima lista d’attesa che riguarda decine di bambini e famiglie. Si tratta in particolare di personale medico specializzato e fondamentale per garantire assistenza e terapia a tutti quei bambini affetti da problemi neurologici e per consentire a decine di famiglie di poter restare in Calabria e a Lamezia e non affrontare più viaggi della speranza – costosi – per poter curare i propri figli in altre regioni del Paese.
Ieri, intanto, una delegazione del “Coordinamento Sanità 19 Marzo” rappresentata da Oscar Branca, Francesco Curcio e Simona Cabiddu, insieme ad un genitore, Antonia Palazzo, accompagnati dal capo Dipartimento Materno Infantile di Lamezia, Mimma Caloiero, e la responsabile del Centro di Neuropsichiatria infantile, Mussari e Sorrenti, hanno incontrato le tre nuove specialiste arrivate a Lamezia. «Un risultato incredibile per noi – spiegano dal Coordinamento – una prima battaglia vinta dopo tanti anni, ma si tratta più in generale di un risultato fondamentale per tutta la comunità lametina e non solo. Questi sono servizi essenziali per la città e per decine di famiglie che ora possono curare qui i loro bambini». «Ringraziamo – tra tutti gli addetti ai lavori – la Direzione dell’Asp di Catanzaro, guidata da Ilario Lazzaro, il capo del Dipartimento Materno Infantile di Lamezia Terme, Mimma Caloiero e il Dirigente professioni sanitarie Salvatore Funia, che continuano a lavorare per dare risposte concrete ai circa 1.800 bambini e alle loro famiglie».
Una prima importante tappa all’interno di un percorso più ampio: entro il mese di luglio, infatti, è atteso l’arrivo del nuovo arredamento pensato per il centro. «Il “Coordinamento Sanità 19 Marzo” continuerà a sollecitare e fare le sue battaglie affinché il Centro di Neuropsichiatria infantile di Lamezia Terme diventi un punto di riferimento di assistenza sanitaria per tutti i bambini speciali della nostra città e del comprensorio Lametino». (redazione@corrierecal.it)
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