REGGIO CALABRIA I cittadini chiedevano “giustizia privata” alla ‘ndrangheta, alcuni imprenditori locali invece hanno denunciato le nuove leve della cosca Cordì di Locri. E 29 arresti sono stati eseguiti stamattina dai carabinieri a Locri nell’operazione “New Generation-Riscatto II” della Dda di Reggio Calabria. Il blitz ha ricostruito il nuovo assetto gerarchico della famiglia di ‘ndrangheta protagonista, in passato, di una sanguinosa faida contro la cosca Cataldo.
I 29 indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione pluriaggravata, traffico e spaccio di banconote false. Le indagini hanno fotografato l’ascesa criminale delle nuove generazioni di ‘ndranghetisti, impegnati in danneggiamenti, minacce ed estorsioni. L’obiettivo è sempre lo stesso: assicurarsi il controllo del territorio (grazie anche alla disponibilità di un numero indeterminato di armi) e scalare le gerarchie interne del sodalizio la cui entrata principale e più remunerativa è il traffico di cocaina e marijuana.
Gli arrestati, secondo quanto ricostruito dai pm antimafia di Reggio Calabria, si avvalevano anche della collaborazione di soggetti minorenni, affascinati dalle figure che rappresentano la cosca. Un aspetto inquietante emerso nell’inchiesta è che alcuni cittadini di Locri si sarebbero rivolti alla cosca Cordì, e non alle istituzioni, per ottenere “giustizia privata”. In sostanza, gli indagati avrebbero svolto degli interventi in favore di presunte vittime di reato o di altre ingiustizie, rilevate nei territori controllati dalla cosca. Facendolo si sono di fatto sostituiti alle forze dell’ordine e alla magistratura.
In carcere:
Domenico Aronne;
Antonio Aversa;
Ivan Bruzzese;
Manuel Carciati;
Salvatore Congiusta;
Antonio Cordì (1987);
Antonio Cordì (1997)
Antonio Cordì (2002);
Domenico Cordì (1979);
Domenico Cordì (1991);
Riccardo Francesco Cordì;
Vincenzo Cordì;
Alberto D’Amico;
Mario De Domenico;
Agostino Antonio Dieni;
Ennio Floccari;
Pietro Glioti;
Antonio Lanzetta;
Luca Scaramuzzino;
Giovanni Scarfò;
Vincenzo Temi;
Gerardo Zucco.
Arresti domiciliari:
Alba Furfaro;
Leonardo Guastella;
Michael Guastella;
Michele Iemma;
Bernardo Mongiardi;
Carmelo Politanò.
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