Un incontro positivo e collaborativo nel quale il presidente M5s Conte non ha detto che intende lasciare il governo: questa mattina fonti di palazzo Chigi al termine dell’incontro tra Mario Draghi e l’ex presidente del Consiglio hanno sottolineato che molti dei temi posti da Conte rientrano nell’agenda di governo, hanno rimarcato come i provvedimenti rientrano in una linea di continuità. Ma in serata l’ex premier ha negato di aver mai assicurato il sostegno all’esecutivo, “dipende dalle risposte” che verranno date alle richieste pentastellate, la tesi. Il governo ora attende di capire come il Movimento 5 Stelle si comporterà in aula, ovvero se assicurerà l’ok alla fiducia sul Dl aiuti o se intende smarcarsi. Conte si sta confrontando con i parlamentari, mentre una fonte del governo rimarca come il Paese abbia bisogno di stabilità. La prova – sottolinea anche un altro esponente dell’esecutivo – arriverà dall’aula, se M5s vuole rompere lo può fare in Parlamento. C’è fibrillazione nell’ex fronte rosso-giallo. Ad attendere come si comporterà il Movimento 5 Stelle è anche il Pd che ha apprezzato l’avvio del dialogo tra Draghi e Conte e si augura che non ci sia lo strappo. La Lega intanto domani riunirà i deputati per preparare le prossime battaglie parlamentari, a cominciare dal no allo ius scholae e sulla cannabis. Il convincimento nelle altre forze politiche della maggioranza è che in caso di decisione del Movimento 5 Stelle di virare sull’appoggio esterno “Insieme con il futuro” possa poter accogliere chi in M5s intende stare ancora dentro al governo. Questa mattina Di Maio ha incontrato il sindaco di Milano Sala: sono partite le manovre per la costruzione di un nuovo soggetto politico nell’area moderata.
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