LAMEZIA TERME Un lungo cordone di trattori, mezzi agricoli e soprattutto lavoratori esausti e disperati ormai da tempo. È quello partito questa mattina dallo “Stadio Carlei” di Lamezia Terme e che attraverserà la città passando lungo via del Progresso, da Nicastro a Sambiase e fino a Sant’Eufemia.
Una grande e partecipata manifestazione di protesta, dai tratti molto più simile ad una mobilitazione generale di un settore, quello agricolo, piegato da una crisi globale che perdura ormai da oltre due anni, esploso con la pandemia da Covid-19 e diventata drammatica con lo scoppio della guerra in Ucraina e che si ripercuote drammaticamente sulle attività agricole, dalle culture alla lavorazione dei campi, passando per il commercio all’ingrosso e al dettaglio.
A guidare e animare la manifestazione è l’MTA, il neonato “Movimento Territorio e Agricoltura”, guidato da Matteo Talarico e che in pochissimi mesi ha “intercettato” il malcontento di operatori del settore. Decine di lavoratori, dunque, sotto un’unica bandiera e al caldo sole di luglio, uniti in un lungo e animato cortep per cercare di sensibilizzare il mondo politico e istituzionale e accendere i riflettori sul crollo verticale di un settore cruciale per la Calabria, fatto di piccoli imprenditori, ma anche temi collaterali come la questione delle partita Iva e l’aumento dei costi delle materie prime.
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