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Errori, calcoli sbagliati e contenziosi: la pesante (e costosa) eredità delle gestioni commissariali del passato

Decreto per ottemperare a una sentenza del Cds su una vicenda risalente al 2017-2018: l’Asp di Catanzaro deve liquidare oltre 700mila euro al S.Anna

Pubblicato il: 09/07/2022 – 11:10
Errori, calcoli sbagliati e contenziosi: la pesante (e costosa) eredità delle gestioni commissariali del passato

Errori di merito e di metodo, calcoli sbagliati, contenziosi già consistenti che poi si ingigantiscono per il perverso meccanismo della mancata ottemperanza, scelte discutibili. La tesi per cui gli 11 anni di commissariato della sanità calabrese e i 12 di piano di rientro abbiano persino aggravato la situazione appare sempre più convincente, soprattutto alla luce delle (pesanti) eredità che si trova ad affrontare la nuova gestione commissariale. Lo testimonia, plasticamente, un recente decreto – il numero 69 – della struttura commissariale guidata dal commissario Occhiuto e  dal su Esposito, che ottempera una sentenza del Consiglio di Stato per una vicenda risalente al 2018, e la ottempera a un prezzo piuttosto salato, oltre 700mila euro. La vicenda è quella di una controversia instaurata dalla Villa Sant’Anna Spa che aveva fatto ricorso sui limiti di budget per l’anno 2017 (è l’era di Scura commissario), ricorso deciso da una sentenza del Consiglio di Stato, la 3859 del 2018, che – spiega il decreto 69 – «veniva erroneamente eseguita e trasfusa dall’organo commissariale con Dca n. 231/2018». Il decreto 69 specifica poi che «che con sentenza n. 2454/2022 pubblicata il 4 aprile 2022,  la quale il Consiglio di Stato,in accoglimento del ricorso proposto da Villa Sant’Anna Spa, azionato per l’esecuzione della Sentenza del Consiglio di Stato, n. 3859/2018, concernenti i limiti di budget per l’anno 2017 di cui al Dca 231/2018. Nella medesima sentenza il Consiglio di stato ha dichiarato nullo il Dca 231 /2018, in quanto emesso in parziale violazione del giudicato della sentenza 3859/2018». Nel decreto commissariale si ricorda che la prefettura di Catanzaro a maggio0 scorso ha convocato l’Ufficio del commissario alla luce dl queste sentenze del Consiglio di Stato anche per l’ottemperanza del giudico invitandolo a «procedere con gli atti consequenziali» e «a riscontro» di una nota della Regione, l’Asp di Catanzaro ha determinato la somma dovuta alla struttura sanitaria ricorrente e vittoriosa davanti alla giustizia amministrativa. Il decreto quindi autorizza l’Asp di Catanzaro a pagare in favore della ricorrente l’importo di oltre 725mila euro, più altri 2,6mila euro per spese legali e 6mila euro di rimborso dei costi della Ctu e altre “appendici” varie. (c. a.)

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