CORIGLIANO ROSSANO Pina Sidero, la ragazza 22enne scomparsa sotto un alone di mistero per 56 ore a Corigliano Rossano, ieri sera ha fatto ritorno a casa. E quella di venerdì per Pina è stata una lunga giornata dopo il suo ritrovamento, avvenuto alle 2 di notte, dopo le visite mediche che hanno confermato che nessuna forma di violenza è stata perpetrata sulla ragazza ed il lungo interrogatorio – alla presenza del pm – in commissariato.
Le indagini però non si fermano. La Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari vuol vederci chiaro e proseguirà nell’analizzare tutte le possibili piste, tutti gli indizi, anche nell’ambito familiare e nella cerchia dei conoscenti.
In una nota il procuratore Alessandro D’Alessio conferma che la ragazza è stata rintracciata «bloccata con un braccio ad una rete di recinzione» e comunque «in discrete condizioni di salute», nelle vicinanze del casolare dove abita con la madre ed una delle sorelle.
«L’improvvisa scomparsa della ragazza – spiega D’Alessio nella nota – aveva destato allarme perché era stata descritta dai familiari come soggetto senza alcun problema di relazione con la famiglia e che non aveva mai manifestato segni di intolleranza nei confronti dei suoi componenti».
L’attività investigativa «era finalizzata a verificare se la scomparsa della giovane era conseguenza di un allontanamento volontario, ovvero di una azione coercitiva nei suoi confronti. Le attività di indagine venivano sviluppate per verificare eventuali anomalie negli aspetti relazionali della ragazza, sia nell’ambiente familiare che in quello esterno e la realizzazione di condotte penalmente rilevanti. Gli accertamenti proseguono – conclude la nota diramata dalla procura di Castrovillari – per verificare se nel periodo di allontanamento la ragazza abbia subito violenze o costrizioni da parte di terzi e comunque per la completa ricostruzione della vicenda».
Insomma, le indagini continueranno e si concentreranno anche sulle relazioni con la famiglia.
Tutte da verificare le tesi secondo cui la ragazza sia stata prelevata da qualcuno alle 19 di martedì scorso mentre si recava, in ciabatte, all’orto vicino casa o che si sia nascosta per tutto quel tempo in qualche anfratto del grande casolare per poi farsi ritrovare. Così come è tinto di giallo il suo ritrovamento, in un luogo non distante da casa, già precedentemente battuto dalla squadra dei soccorsi e dai cani molecolari. Pina, presumibilmente, potrebbe essere stata legata a quella recinzione solo qualche ora prima del suo ritrovamento, ma da chi?
Il caso, insomma, sembra ancora poco chiaro e con tanti gli angoli bui. (lu.la.)
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