COSENZA «Il senatore Gianluigi Paragone, segretario nazionale di Italexit, accompagnato dal coordinatore regionale Massimo Cristiano, è venuto in Calabria, a Cosenza, per abbracciare i simpatizzanti, gli iscritti ed i coordinatori tutti della Regione». Lo rende noto il coordinamento regionale “Italexit con Paragone” della Calabria.
«Un pomeriggio impegnativo – riferisce il coordinamento –, iniziato con l’inaugurazione della quarta sede del partito in Calabria. Dopo l’ormai storica sede di Lamezia, quella di Crotone e di Reggio Calabria, è stata aperta la sede provinciale nel centro di Cosenza, in piazza Loreto, 9».
Presenti il coordinatore regionale, Massimo Cristiano, il coordinatore provinciale di Cosenza Raffaele Vena, il responsabile comunicazione Calabria, Nicky Ionfrida, il coordinatore cittadino di Cosenza, Francesco Civitelli, e con l’organigramma del partito cosentino al completo: Saverio Bisceglia, tesoriere provinciale Francesco Catalano, responsabile organizzativo provinciale.
Hanno partecipato, inoltre, Piero Capalbo, coordinatore cittadino di Acri, Carolina de Leo, presidente del Consiglio comunale di Francavilla, Cesare Bruni, referente sezione di Rogliano e Dario Gallo, referente sezione di Montalto.
Dopo l’inaugurazione della sede, in piazza Kennedy, si è tenuto l’incontro pubblico di Gianluigi Paragone con i cittadini, i simpatizzanti, i tesserati e tutti i quadri dirigenziali del partito calabrese.
«I sostenitori – dichiara Antonella Stranieri, responsabile organizzativa regionale – hanno risposto alla chiamata del partito in gran numero, nonostante il maltempo e le difficoltà ad esso legate, poi giunti su luogo della manifestazione a bordo di tre pullman da tutte le province calabresi, grazie al lavoro di tutti i coordinamenti provinciali e cittadini».
«Il discorso del segretario nazionale – prosegue la nota –, applaudito a più riprese, si è focalizzato sulle dinamiche politiche del governo Draghi: invio delle armi in Ucraina e sanzioni alla Russia; il negato aiuto alle famiglie ed alle imprese, in evidente difficoltà economica per il caro bollette ed il costo carburanti; la continua imposizione di restrizioni e vaccini agli italiani, limitando le libertà individuali sancite dalla Costituzione Italiana. Un esecutivo che ha ricattato milioni di lavoratori con il siero sperimentale, minacciandoli, tra le altre cose, di sospensioni e licenziamenti».
«Lo stesso governo – ha sottolineato Paragone – che vede il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, disimpegnata nel garantire il rispetto dei confini nazionali, perché troppo indaffarata nell’inseguire il controllo del lasciapassare verde degli italiani».
In chiusura, Paragone ha rimarcato «il lavoro svolto in Calabria da Massimo Cristiano, coordinatore regionale, con la straordinaria apertura di un’altra sede fisica nella regione», evidenziando come «la crescita del partito, anche in Italia, è dovuto all’impegno di tutti, nessuno escluso».
Il comitato definisce «impietoso» il commento di Paragone su Salvini: «Mentre lui parla sui social i suoi votano favorevolmente su tutti i provvedimenti», su Conte, «sta cercando di rifarsi una verginità politica» e sul Movimento 5 Stelle «perché esistono ancora?».
Finale tra la folla, con abbracci e le rigorose foto di rito con i presenti, simpatizzanti e tesserati.
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