TORINO Nuovo rinvio a Torino, dopo tre anni, per la conclusione del processo d’appello originato dall’inchiesta “San Michele”, una delle più importanti della Dda (Direzione distrettuale antimafia) piemontese sulla presenza della ‘ndrangheta nel Nord ovest. Oggi era in programma l’udienza dedicata alle ultime conclusioni delle parti e alla lettura del dispositivo della sentenza, ma uno degli avvocati difensori ha invocato il legittimo impedimento per Covid e la corte ha disposto il rinvio al 3 ottobre. Il processo è cominciato il 17 giugno 2019.
L’indagine chiamata “San Michele” venne svolta dai Carabinieri e portò nel 2014 a una serie di arresti. Al centro delle attenzioni degli inquirenti c’erano i tentativi di infiltrazione di personaggi legati alla ‘ndrina di San Mauro Marchesato, in Calabria, in appalti per opere pubbliche, comprese quelle per la Tav Torino-Lione. In questo troncone del processo gli imputati sono nove e tra le parti civili figura anche “Set up Live”, società organizzatrice di spettacoli e grandi eventi musicali. Dopo lo svolgimento di quasi tutte le udienze, l’emergenza Covid e una serie di problematiche sorte intorno alla composizione della Corte hanno determinato una lunga serie di rinvii.
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