CATANZARO Tre milioni e duecentomila euro è il budget complessivo di due avvisi pubblici per il finanziamento di iniziative culturali in Calabria, già pubblicati in pre-informazione sul sito ufficiale della Regione Calabria.
«Il tessuto culturale calabrese – dichiara a tal proposito la vicepresidente della Giunta regionale, con delega al ramo, Giusi Princi – necessita di una presenza costante e continua da parte della Regione, sia in termini di programmazione e sia di sostegno finanziario soprattutto in un periodo storico come questo, contraddistinto dal riavvio delle attività dopo il sostanziale blocco determinato dalla pandemia Covid19. E c’è di più: a breve i due avvisi saranno susseguiti dalla graduatoria delle iniziative beneficiarie del bando eventi culturali 2021».
Nel dettaglio dei due bandi. Il primo prevede un investimento di 2 milioni di euro articolato in sei tipologie di intervento: iniziative letterarie, teatro amatoriale a carattere identitario, mostre, esibizioni bandistiche, esibizioni d’orchestra, opera lirico-sinfonica, jazz, canto classico e danza, tipologia multidisciplinare.
Il secondo avviso, che prevede un investimento di un milione e duecentomila euro, interessa invece progetti che devono riguardare eventi culturali realizzati per almeno otto annualità (anche non consecutive) negli ultimi 15 anni.
«La pubblicazione dei due avvisi e della graduatoria – tiene a sottolineare la vicepresidente – rappresentano un passo in avanti necessario per il sostegno del settore. Ringrazio il dirigente generale del dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità, Maria Francesca Gatto, e la dirigente del settore Cultura, Ersilia Amatruda, per il prezioso lavoro e la celerità con cui sono stati predisposti gli atti di competenza. Come sostenuto anche dal presidente Occhiuto in occasione della presentazione delle iniziative per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace – conclude Princi – occorre cambiare approccio alla programmazione ed alla gestione del comparto calabrese della cultura, per far sì che diventi vero e concreto veicolo di rafforzamento dell’economia regionale, a tutela delle intelligenze locali, delle imprese e non di meno di tutte le maestranze coinvolte».
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