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Cosenza, rarissima forma di leucemia curata con un nuovo anticorpo monoclonale

Gentile: «In Italia sono stati trattati pochi casi con questa terapia innovativa, che restituisce speranza ai pazienti affetti dalla malattia»

Pubblicato il: 13/07/2022 – 13:55
Cosenza, rarissima forma di leucemia curata con un nuovo anticorpo monoclonale

COSENZA Ha avuto successo la terapia con un nuovo anticorpo monoclonale, somministrata ad un paziente affetto da neoplasia blastica a cellule dendritiche plasmocitoidi (BPDCN), una rarissima forma di leucemia, dall’esito infausto. Lo annuncia in una nota l’Azienda ospedaliera di Cosenza.
«Il paziente, giunto nell’Uoc di Ematologia, diretta dal dottor Massimo Gentile con una lesione cutanea sulla coscia – riferisce la nota – è stato sottoposto ad una biopsia in esito alla quale è stata diagnosticata la malattia molto rara e inevitabilmente mortale se non trattata con la chemioterapia ed il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche».
«Per la neoplasia blastica a cellule dendritiche – ha spiegato Gentile – la chemioterapia non si è dimostrata efficace, rendendo difficile, se non impossibile, l’esecuzione del trapianto. L’unico farmaco in grado di indurre una remissione della malattia è il Tagraxofusp, un anticorpo monoclonale innovativo diretto contro una proteina espressa dalle cellule leucemiche, il Cd123».
«Il farmaco seppure indicato prioritariamente per la cura di questa forma di leucemia, non è rimborsato dal Sistema sanitario Nazionale ed ha costi molto elevati. La somministrazione terapeutica – è spiegato nella nota – è stata resa possibile grazie all’intervento dell’azienda farmaceutica, la Clinigen che ha messo a disposizione gratuitamente il farmaco di nuova generazione. Il paziente, dopo aver eseguito un solo ciclo di terapia è in remissione completa e, grazie a questo trattamento potrà eseguire il trapianto allogenico di cellule staminali».
Soddisfatto il direttore della Unità operativa complessa, Massimo Gentile che, nel ringraziare la casa farmaceutica per la disponibilità dimostrata, ha riconosciuto «il proficuo lavoro di equipe (Ernesto Vigna, Antonella Bruzzese, Eugenio Lucia, Enrica Martino, Francesco Mendicino, Virginia Olivito e tutto il personale infermieristico e ausiliario) che ha consentito il raggiungimento di questo importante traguardo».
«Ad oggi – ha concluso Gentile – pochi casi sono stati trattati in Italia con questa terapia innovativa, che restituisce speranza ai pazienti affetti da tale malattia. L’augurio è che in breve tempo si possa ottenere la rimborsabilità di tale farmaco e quindi l’accessibilità al trattamento a tutti i pazienti affetti da tale rara e grave forma di leucemia».
«Un successo – ha commentato il Commissario Straordinario Gianfranco Filippelli – che dimostra come nonostante le criticità e le enormi difficoltà che sta affrontando questa Azienda, l’Ematologia dell’Annunziata sa stare, nei percorsi scientifici, avvantaggiandosi delle terapie innovative, contribuendo a supportare con dati clinici il progresso farmacologico».

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