CROTONE Via libera al bilancio di previsione al Comune di Crotone. Nella seduta di oggi, il consiglio comunale della città pitagorica ha approvato il documento finanziario di previsione con 16 voti a favore e due contrari, mentre gran parte dei rappresentanti dell’opposizione ha abbandonato l’emiciclo consiliare nella speranza di fare mancare il numero legale. Al momento del voto erano, quindi, presenti in aula 16 consiglieri di maggioranza e due di opposizione, entrambi di Forza Italia (Mario Megna e Antonio Manica). Senza i due rappresentanti dell’opposizione la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per approvare in prima seduta i punti all’ordine del giorno. Il numero legale necessario prevedeva, infatti, la presenza in aula di almeno 17 consiglieri. Anche prima dell’approvazione del bilancio preventivo l’opposizione, dopo avere chiesto la verifica del numero legale, ha abbandonato l’emiciclo ed è stato Megna a restare e consentire l’approvazione di altri punti. Lo stesso Megna ha difeso la sua decisione dichiarando di avere sempre scelto di restare in aula “per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei suoi elettori”. Ha ricordato di avere avuto lo stesso comportamento anche con la precedente amministrazione guidata dal sindaco Ugo Pugliese, sempre in qualità di rappresentante di opposizione. La scelta di Megna è stata fortemente criticata dal consigliere Fabrizio Meo, che ha definito il voto contrario di Megna “fuffa” e lo ha invitato ad andarsi a sedersi tra i banchi della maggioranza. In questa polemica si è inserito anche il sindaco Vincenzo Voce che ha accusato, senza fare nomi, quattro consiglieri passati all’opposizione di avere tradito gli elettori che li avevano votati perché erano candidati nelle sue liste. Voce ha difeso le scelte dell’amministrazione i cui risultati dovrebbero vedersi al più presto. Il sindaco si è detto convinto del fatto che riuscirà a cambiare le sorti della città, condannata da scelte sbagliate fatte dalle precedenti amministrazioni comunali, potendo contare su una maggioranza solida. Oggi c’erano, a dire di Voce, assenze dovute al Covid. Molto critico sul bilancio il consigliere Antonio Manica che ha posto il problema del bilancio delle partecipate (Akrea e Congesi). In particolare Manica si è soffermato sui debiti contratti dal Congesi, il consorzio che si occupa della distribuzione dell’acqua. I debiti attribuiti al Congesi si aggirano sui 20 milioni di euro e il Comune di Crotone possiede il 53,47% delle quote. “Che succederà se la Sorical dovesse pretendere il pagamento dei debiti?”, si è chiesto Manica. Nel bilancio approvato oggi non c’è, infatti, traccia dell’accantonamento del debito. Manica e Meo hanno denunciato anche la non presenza alla seduta di oggi dei rappresentanti del collegio dei revisori dei conti. In più interventi è stato anche denunciato il fatto che i consiglieri non sono stati messi nelle condizioni di valutare sia il bilancio che il Documento unico di programmazione (Dup) approvato, prima del bilancio, con 16 voti a favore e uno contrario (Megna). Anche per il Dup i consiglieri non hanno avuto nella loro disponibilità le carte per valutare, così come sarebbe successo per il Programma triennale delle opere pubbliche approvato con 16 voti a favore e uno contrario. Addirittura per le opere da realizzare mancherebbero i progetti esecutivi. Non sono mancate le polemiche per il fatto che molti consiglieri comunali non hanno seguito il dibattito ed alcuni interventi sono stati fatti per pochi intimi. Questo, probabilmente, è accaduto per i rapporti non proprio idilliaci che si sono instaurati tra gli stessi consiglieri. L’uscita dall’emiciclo, molto probabilmente, è avvenuta da parte di alcuni per rimarcare il poco gradimento del consigliere che interveniva nel dibattito in quel momento. C’è anche questo tra le ragioni degli scontri. La relazione sul bilancio e sul Dup è stata fatta dall’assessore Antonio Scandale, mentre sul Programma triennale delle opere pubbliche ha relazionato l’assessore Rossella Parise.
Il consiglio comunale si è aperto con il ricordo di Santo Facino. E’ stato il presidente del consiglio comunale, Giovanni Greco, a chiedere di onorare la memoria di “Santino”, deceduto nei giorni scorsi. Dai banchi dell’emiciclo e dal pubblico presente è partito un lungo e caloroso applauso, che è stato ripetuto quanto Greco ha chiesto alla figlia di Facino, Margherita, di ricordare la figura del padre. Subito dopo il ricordo si è proceduto alla surroga di Facino con il consigliere Antonio Mazzei, primo dei non eletti nella lista “Crotone cambia”.
Il Consiglio inoltre si è occupato anche della riapertura parziale del Castello Carlo V. Il punto non era all’ordine del giorno, ma i consiglieri hanno approvato un’interrogazione firmata da Meo e altri consiglieri che chiedeva al sindaco di chiarire la questione. Voce ha confermato che si va verso la riapertura parziale del Castello, che è stato chiuso con un’ordinanza sindacale di Pugliese in seguito alla denuncia presentata dalla senatrice Margherita Corrado, che ha sollevato il problema della presenza all’interno del maniero di scorie industriali. In seguito ad una conferenza dei servizi, tenutasi di recente in prefettura, si è deciso di riaprire una parte del Castello, ma i tempi previsti potrebbero essere non celeri, perché prima di emanare la nuova ordinanza sindacale il ministero della Cultura dovrà procedere alla copertura con appositi teli dei “veleni industriale” presenti nel sito. L’amministrazione sta anche valutando la possibilità di assegnare la gestione del settore di propria competenza ad un’associazione o gruppi di associazioni. Subito dopo l’informativa sulla riapertura parziale del Castello c’è stata la relazione annuale sullo stato di detenzione carceraria da parte de garante comunale dei diritti dei detenuti, Federico Ferraro.
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