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Il “New Deal” della provincia di Vibo Valentia: così la presenza dello Stato stimola la voglia di impresa – FOTO GALLERY

Da Drapia il forte messaggio dell’iniziativa “Il Primo Banco d’Assaggio dei Vini Costa degli Dei”. Il prefetto Lulli: «Siamo sulla buona strada, fondamentale avere una buona reputazione». Il procur…

Pubblicato il: 15/07/2022 – 16:32
Il “New Deal” della provincia di Vibo Valentia: così la presenza dello Stato stimola la voglia di impresa – FOTO GALLERY

DRAPIA (VIBO VALENTIA) Il “New Deal” della provincia di Vibo Valentia: da territorio di frontiera a motore dello sviluppo della Calabria, nel segno della legalità e della voglia di impresa e grazie a un rinnovato rapporto di fiducia con lo Stato, le cui articolazioni, a partire dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, stanno riconquistando spazi di libertà riconsegnandoli alla parte sana del territorio. È questo il messaggio che ha lanciato l’iniziativa “Il Primo Banco d’Assaggio dei Vini Costa degli Dei” che si è svolta ieri sera al Castello Galluppi di Drapia e che ha visto le premiazioni del prefetto di Vibo Valentia Roberta Lulli e del procuratore Camillo Falvo. L’evento è stato promosso dal Gal Terre Vibonesi, dall’associazione nazionale Città del Vino e dal gruppo editoriale Corriere della Calabria-L’Altro Corriere Tv,  con l’obiettivo  di «segnare un momento significativo di promozione dei vini della provincia di Vibo e del territorio con tutte le espressioni agroalimentari e artigianali radicate in quest’area» e di «riscoprire luoghi insoliti, piccoli centri di periferia spesso sconosciuti e di nicchia che meritano essere esaltati e raccontati». In questo contesto si inseriscono i riconoscimenti per il prefetto Lulli e il procuratore Falvo, protagonisti del nuovo clima che si respira nel territorio: il prefetto Lulli è stata premiata – si legge nelle motivazioni – «per l’impegno profuso in materia di sicurezza e ordine pubblico, sviluppo economico, ambiente e servizi alla comunità vibonese», il procuratore Falvo «per l’efficacia delle azioni di contrasto contro il crimine e per le inchieste messe a segno contro i reati che compromettono l’ambiente, il mare e la salute umana nella Provincia di Vibo Valentia». A consegnare il premio alla prefetto Lulli è stato Vitaliano Papillo, presidente del Gal Terre Vibonesi, a consegnare il premio al procuratore Falvo è stato Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria. I premi sono stati realizzati dal maestro di arte orafa Michele Affidato.

Il prefetto Lulli: «Siamo sulla buona strada»

«Nell’ambito del vino e della viticultura – ha detto il prefetto Roberta Lulli ai microfoni del Corriere della Calabria-L’Altro Corriere Tv – sono stati fatti dei passi da gigante. I premi conquistati dai viticoltori vibonesi al Vinitaly sono dei segni inequivocabili dei grandi passi in avanti che stanno facendo. Ovviamente tutto questo anche grazie alla sicurezza e alla fiducia che trovano gli imprenditori in questo territorio: anche in questo si stanno facendo dei grandi passi avanti e le imprese stanno prendendo sempre più fiducia. Certo è che non basta essere nella white list ma è necessario avere una buona reputazione. E una buona reputazione non si ha solo con i profitti ma se si ha uno sguardo all’ambiente, al capitale umano, alle donne, alla competenza e alla formazione degli uomini». Per il prefetto di Vibo valentia «c’è una maggiore consapevolezza, c’è ancora molta strada da fare ma sicuramente siamo sulla buona strada. Ci sono persone che minano costantemente questo percorso, però io mi appello ai giovani che in un mondo sempre più globalizzato cerchino di trovare la loro strada, con l’apporto anche delle forze dell’ordine con una maggiore sicurezza del territorio, che è poi – ha rilevato la Lulli – la valvola imprenscindibile per fare impresa».

Lo straordinario scenario del Castello Galluppi di drapia

Il procuratore Falvo: «L’aria sta cambiando»

Secondo il procuratore Camillo Falvo «purtroppo del territorio vibonese si parla sempre in termini negativi, per la criminalità organizzata e per le operazioni antimafia che vengono fatte e abbiamo fatto negli ultimi anni soprattutto. In realtà è uno dei territori in assoluto più belli, non solo della Calabria, ma di tutto il Paese. C’è la zona della Costa degli Dei, la zona interna e soprattutto ci sono tanti operatori che lavorano, ci sono tante eccellenze che meritano di essere pubblicizzate e di avere una ribalta che purtroppo non hanno. Noi speriamo, con iniziative di questo tipo, di riuscire a dare spazio e visibilità a questa gente che – ha aggiunto Falvo ai microfoni del Corriere della Calabria-L’Altro Corriere Tv- cerca di risollevare la testa in un territorio difficile e che molto spesso ci riesce con prodotti di altissimo livello».  Per Falvo «un tempo era non dico impossibile ma molto difficile riuscire a restare in questo territorio e a operare con profitto, senza subire i condizionamenti e le richieste spesso estorsive e violente da parte della criminalità organizzata. Tutto questo è cambiato negli ultimi anni ed è cambiato notevolmente. I risultati si stanno vedendo, e vediamo che ci sono tanti ragazzi e giovani che cercano di restare, anche con caparbietà, alle volte. e questo ci rincuora, perché ci fa sperare in un futuro migliore e perché ci dice la strada che noi abbiamo intrapreso è la strada giusta. noi dobbiamo monitorare questo fenomeno, cercare di restare vigili, tenere alta l’attenzione su questi tipi di condizionamento per favorire lo sviluppo di queste imprese di giovani e meno giovani che danno lustro al territorio». Il procuratore di Vibo Valentia ha poi aggiunto: «Anche in questo devo dire che è cambiato l’atteggiamento, anzitutto nostro. Ci siamo aperti alla società civile. Io personalmente ricevo tutte le settimane imprenditori, persone che vogliono impegnarsi, che qualche volta mi rappresentano le difficoltà che incontrano e altre volte mi illustrano i loro progetti. E questo dimostra anzitutto che adesso hanno fiducia nelle istituzioni e dall’altra parte che le istituzioni sono sempre disponibili all’ascolto e a dare loro il supporto quando è necessario. Noi abbiamo forze dell’ordine che negli ultimi tre-quattro anni hanno fatto di tutto per cercare di aiutare questi giovani e questi imprenditori, facendo capire che, se è vero che il territorio ha delle difficoltà, anche se sono molte di meno del passato, è vero che l’aria sta cambiando. È questo – ha proseguito Falvo – il messaggio che dobbiamo dare, il messaggio di un territorio diverso, che sta cambiando anche nella fiducia che chi produce e chi ha volontà di restare nella provincia può fare del bene, in campo turistico e non solo. In campo turistico ci stiamo impegnando tantissimo anche sul versante del mare: c’è la Costa degli Dei che è una miniera d’oro, che finora è stata poco sfruttata se non nel modo che tutti sappiamo. Questo ci fa sperare, speriamo che si inverta questo trend e finalmente possa partire un territorio che merita tutt’altra ribalta e che ha delle potenzialità infinite».

«Risultati eccellenti nella lotta ai reati ambientali»

Falvo ha fatto anche il punto sull’azione di contrasto alla maladepurazione: «Quando abbiamo iniziato questa attività coinvolgendo tutti gli altri livelli istituzionali le speranze non erano tante, anche perché il lavoro da fare era tantissimo, anche tra i colleghi più di uno mi ha detto “ma chi te lo far fare a intestarsi una lotta, una guerra che è persa in partenza”. Invece no, stiamo ottenendo risultati eccellenti. Mentre lo scorso anno mi arrivavano messaggi e mi veniva a trovare la gente per lamentarsi di un mare impraticabile, oggi incomincio a ricevere dei segnali. A noi bastava investire la tendenza, cominciare a vedere i primi risultati e far capire alla gente – con un’opera di vera e propria alfabetizzazione – il rispetto dell’ambiente. C’è ancora tanto a fare, però i primi risultati si vedono e io sono soddisfattissimo da questo punto di vista».  (redazione@corrierecal.it)

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