CATANZARO «Camminiamo insieme». È questa l’esortazione che l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, ha rivolto oggi ai fedeli catanzaresi nel corso delle celebrazioni per la festa di San Vitaliano, il santo patrono del capoluogo calabrese. Una giornata davvero speciale, quella vissuta da monsignor Maniago, alla sua prima celebrazione patronale dal suo insediamento avvenuto sei mesi fa, al fondo di una fase molto travagliata della storia della chiesa dii Catanzaro, caratterizzata dalla soppressione del Movimento Apostolico e poi dalle dimissioni anticipate del predecessore di monsignor Maniago, monsignor Vincenzo Bertolone. In questi sei mesi l’attuale presule ha riallacciato il legame con i fedeli e oggi, in occasione dell’evento più sentito dalla comunità di Catanzaro, segna un momento intenso del suo ministero con l’imposizione del Pallio, il simbolo del vincolo di unità e di comunione con il Papa e con la diocesi, Pallio che questa mattina gli è stato conferito dal nunzio apostolico in Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, espressamente delegato dal Sommo Pontefice per adempiere al rito, un rito formale e sostanziale al tempo stesso.
Ed è stato proprio monsignor Tscherrig a concelebrare la messa per San Vitaliano, alla quale hanno partecipato le autorità del territorio, a partire dal prefetto Maria Teresa Cucinotta, dal neo sindaco Nicola Fiorita – anch’egli all’esordio nella festa di San Vitaliano – e dal presidente facente funzioni della Provincia Fernando Sinopoli.
Da monsignor Tscherrig, che ha inviato ai catanzaresi «il segno della vicinanza di Papa Francesco», l’invito ai fedeli «a resistere al degrado morale, al peccato, testimoniando il valore dell’onestà e della fraternità, senza cedere alle lusinghe mondane dell’arrivismo, i santi come san Vitaliano ci dicono che non siamo soli, ci esortano a impegnarci senza sosta per il bene degli altri».
A sua volta monsignor Maniago ha salutato le autorità, a iniziare dal sindaco Fiorita al quale – ha detto – «auguriamo davvero un buon cammino all’inizio del suo servizio per la città», e ha poi aggiunto: «Il Pallio che ho ricevuto, “vincolo di carità e richiamo alla fortezza evangelica”, mi ricorderà costantemente questa porzione della Chiesa che il Buon Pastore mi chiede di portare sulle mie povere spalle. Mi ricorderà – ha spiegato l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace – il peso, a volte leggero a volte certamente più impegnativo del mio ministero, ma la sua lana mi ricorderà anche il calore di un popolo che non manca di farmi sentire in molti tempi e modi il suo affetto e mi sostiene con le sue preghiere».
«Ribadisco – ha proseguito monsignor Maniago – proprio in questo giorno così significativo il mio impegno e il mio invito a tutti voi a “camminare insieme”, certi che solo facendo una autentica esperienza di comunione riusciremo davvero a essere una chiesa viva, secondo il desiderio del Signore». Alla celebrazione per San Vitaliano e per l’imposizione del Pallio hanno partecipato anche il vescovo di Crotone ngelo Panzetta (amministratore diocesano di Catanzaro nella fase di interregno che ha preceduto l’arrivo di monsignor Maniago), il neo vescovo di Lamezia Terme Serafino Parisi e il vescovo di Noto Antonio Staglianò. (c. a.)
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