SERRA SAN BRUNO Uno sguardo alle (enormi) potenzialità del territorio. E un occhio rivolto al mercato del turismo, per mettere a sistema i due aspetti e fare in modo che il Parco delle Serre con la propria offerta possa intercettare quella fetta, sempre più vasta, di viaggiatori che non si accontentano delle “solite” vacanze. È da questo processo che passa la strada verso il successo di un progetto pensato per il territorio. Alfonso Grillo, commissario straordinario del Parco delle Serre, ha ben presente la sfida. Che è, forse, la più importante da affrontare per questa prima fase della sua reggenza. Grillo, ai microfoni del Corriere della Calabria, ha tratteggiato i passaggi chiave individuati per allargare il bacino d’utenza di un Parco che ha molto da offrire.
«Qualche giorno fa, in un convegno, si parlava di turismo sostenibile – spiega il commissario straordinario –. C’è un pacchetto di 11 milioni di persone in Europa che ormai non vanno più verso il turismo degli anni 60-70». Le nuove esigenze rivoluzionano le mete individuate. E se, come Grillo ricorda, «è vero che quando si parla di Calabria il mare ovviamente la fa da padrone, è altrettanto vero che nella nostra regione non c’è soltanto quello. C’è la possibilità anche di fare itinerari di tipo sostenibile all’interno di un straordinario come il Parco regionale delle Serre che io mi onoro oggi di rappresentare come commissario». Si torna dunque ai due aspetti di partenza, da far incontrare per centrare l’obiettivo dello sviluppo. «Qui ci sono potenzialità enormi negli ambiti più disparati: parliamo di storia, di cultura, di enogastronomia. È su questi punti di forza che dobbiamo puntare: la Calabria deve tentare di raccogliere una percentuale di quegli 11 milioni di europei che per le loro vacanze scelgono di fare turismo sostenibile».
La Calabria non parte da zero. Tutt’altro. Lo prova (anche) la recente inclusione del percorso Kalabria coast to coast (da Pizzo a Soverato) tra destinazioni da non perdere nel mondo, individuate dalla rivista Time. «Per la prima volta – sottolinea Grillo – sta succedendo qualcosa di nuovo in Calabria e il Time lo ha messo anche in evidenza ieri. Ci sono imprese che si consorziano e istituzioni che prendono finalmente contezza delle potenzialità di questa terra». Ora serve remare dalla stessa parte: «Credo che tutti insieme possiamo fare bene. La Calabria può esprimere qualcosa nel contesto internazionale che dobbiamo sfruttare al massimo, noi istituzioni, ma anche le imprese e liberi produttori».
Le idee sono chiare e si inizia a tracciare la strada. Il Parco Regionale delle Serre, infatti, è al lavoro per la formazione di un tavolo permanente di ascolto e di lavoro. Un organismo attorno al quale chiamerà soggetti di competenza e di chiara fama: lo scopo è quello di studiare e realizzare un piano strategico d’intervento a base culturale, che coinvolga i territori e i centri del Parco in tutte le componenti, istituzionali e comunitarie. Questo piano è destinato a diventare «la base per lo sviluppo di luoghi e comunità che meritano l’attenzione, nazionale e internazionale». Altro passaggio evidenziato dal commissario straordinario nelle scorse settimane è quello verso il riconoscimento della Carta Europea del turismo sostenibile.
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