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L’operazione

Terrore, sadismo e crudeltà in un centro diurno per disabili: tre arresti a Corigliano Rossano – NOMI

Finiscono ai domiciliari un operatore e due assistenti di un centro specializzato. Dal 2021 maltrattavano sette ragazzi

Pubblicato il: 19/07/2022 – 7:41
Terrore, sadismo e crudeltà in un centro diurno per disabili: tre arresti a Corigliano Rossano – NOMI

CORIGLIANO ROSSANO Questa mattina a Corigliano Rossano, i militari del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di tre misure cautelari, degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari, nei confronti di Francesco Ritacco, Luciana Antoniotti, Grazia Fusaro, ritenuti responsabili, in concorso, a vario titolo, di reiterate condotte di “maltrattamenti nei confronti di persone disabili”. Tra gli indagati figurano anche altre due persone, M.S. e T.G.
Più dettagliatamente, sono stati raccolti, nei confronti degli indagati, gravi indizi di colpevolezza (in ordine alla fattispecie di reato di cui all’art. 572 c.p. I e II co.), perché, con più violazioni della medesima disposizione di legge commesse in tempi diversi ed in relazione al numero delle persone offese, con reiterati atti di vessazione e di violenza sia fisica che psicologica, o comunque non intervenendo per impedire l’evento, pur avendone l’obbligo giuridico, maltrattavano con diverse azioni le persone offese, tutti ragazzi diversamente abili seguiti di un centro diurno con sede a Rossano, a loro affidati per ragioni di cura, educazione, vigilanza e custodia.
L’inchiesta, coordinata da questa Procura della Repubblica è scaturita da una complessa attività infoinvestigativa posta in essere dai militari del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ed ha permesso di evidenziare, a livello di gravità indiziaria condivisa dalla prima valutazione del giudice ed in attesa delle confutazioni degli indagati, il clima di terrore e crudeltà a cui erano sottoposti le vittime all’interno di una onlus per l’assistenza delle persone disabili operante a Rossano.
L’indagine, sviluppata attraverso attività tecniche (audio-video) e correlati servizi di osservazione, ha consentito di ricostruire a livello di gravità indiziaria ed in attesa dei successivi sviluppi e dell’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, la condotta posta in essere dagli indagati in un periodo che va dall’autunno 2021 all’aprile di quest’anno, consentendo di evidenziare i plurimi comportamenti vessatori, mortificanti, violenti e degradanti nei confronti degli ospiti della struttura per disabili. Condotte che acquistano maggiore gravità, in quanto realizzate proprio da coloro che avrebbero dovuto tutelare persone caratterizzate da particolare fragilità psichica. Le indagini, ancora, hanno consentito di documentare il sistematico riscorso all’intimidazione ed alla violenza per mantenere il controllo della struttura, i cui tratti di violenza e crudeltà hanno ingenerato un vero e proprio clima di terrore tra i ragazzi, al fine di consolidare il proprio potere all’interno della struttura, alternando minacce, aggressioni vere e proprie, nonché la famigerata “terapia del dolore”, utilizzata in particolare su una delle vittime, non solo per scopi educativi ma per sfogare – da parte di uno degli arrestati – i propri istinti sadici.
È stato accertato che le condotte maltrattanti sono da considerarsi tutt’altro che episodiche, costituendo viceversa un modus agendi dagli indagati, reiterato in numerose e recentissime occasioni.
Nel corso delle investigazioni si è evidenziata la drammaticità delle condizioni delle persone particolarmente fragili, ritenute, nelle valutazioni incidentali sin qui compiute, vittime innocenti di un sistema che il gip non esita a definire piegato agli istinti personali e sadici di uno degli indagati.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti nelle proprie abitazioni al regime degli arresti domiciliari, a disposizione di questa Autorità Giudiziaria.
L’operazione condotta in data odierna, secondo la valutazione di gravità indiziaria che andrà in seguito verificata, ha inteso porre un serio e determinato contrasto ad ogni forma di maltrattamento di persone con disabilità o fragili, specie se praticata da chi dovrebbe prendersene particolare cura.
La direzione delle indagini è stata eseguita da Veronica Rizzaro con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Alessandro D’Alessio.

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