COSENZA «C’è chi dice che la globalizzazione sia terminata, ma gli interscambi mondiali aumentano perché è in costante crescita la popolazione mondiale». A parlare al Corriere della Calabria è Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza. Intervenuto a margine della visita istituzionale dell’ambasciatore del Messico in Calabria, Amarelli parla di «globalesimo», quella dottrina che «promuove liberi scambi con i Paesi “amici”, con i quali si condivide un regime democratico, usi e costumi». Il presidente degli industriali cosentini, poi, si sofferma sulla crisi di governo e sulle prossime elezioni. «L’Italia ha bisogno di stabilità di governo, non possiamo pensare di cambiare – ogni anno – il primo ministro». Secondo Amarelli, «non dobbiamo pensare solo al premier, è solo e non può cambiare il mondo. Ogni cambio alla guida del Paese innesca un meccanismo tale da rivoluzionare la macchina amministrativa. Come avverrà da qui a breve e subiremo una dura battuta d’arresto». «Non possiamo permetterci – chiosa Amarelli – di ripartire da zero con la necessità di governare i fondi del Pnrr, con la crisi dovuta alla guerra e con il Covid che minaccia costantemente il Paese. Mi spiace dirlo ma chi ha votato in questo senso è irresponsabile». (f.b.)
x
x