PARENTI Strade e sanità, mobilità e salute, due diritti spesso fin troppo negati in Calabria. Soprattutto in alcuni territori e nelle aree interne. Proprio per manifestare tutto il loro dissenso i cittadini di Parenti e dei territori vicini si sono dati appuntamento questa mattina su un tratto di provinciale – la 242 Rogliano-Bocca di Piazza – per protestare contro i disservizi. La provinciale è ancora pericolosa a due anni e mezzo da una frana ed è sempre una strada colabrodo, lunga e tortuosa a richiamare le attenzioni dei residenti che lamentano «oltre un’ora di strada dissestata per raggiungere il primo pronto soccorso utile, quello dell’Annunziata di Cosenza».
Il fuoco della protesta è iniziato a soffiare a causa delle disavventure accadute ad una bimba di Parenti ed ai suoi genitori che, dopo aver percorso quella strada fino a Cosenza, al pronto soccorso si sarebbero sentirti dire che era “troppo tardi”. La bimba sta bene, grazie a mamma Stefania che non si è fermata un solo istante. Ma da qui è iniziata la lotta per la riapertura del pronto soccorso all’ospedale di Rogliano. «È impensabile che per l’incuria della nostra classe politica ci ritroviamo con una strada in condizioni pessime e ad impiegare almeno un’ora per riuscire a raggiungere il pronto soccorso», hanno lamentato i manifestanti. A gran voce hanno chiesto la sistemazione, la messa in sicurezza della Sp 242 e la riapertura del presidio ospedaliero di Rogliano oppure la presenza costante di un’ambulanza sul territorio di Parenti.
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