LAMEZIA TERME Si fa sempre più tesa l’aria tra i componenti dell’area di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale che, a Lamezia Terme, siedono fra i banchi della minoranza. Strategie e giochi incrociati non condivisi e che, nelle ultime settimane, hanno contribuito a far salire la tensione all’interno del partito.
Ma andiamo con ordine. A far precipitare un quadro già di per sé non proprio idilliaco, sarebbe stata la richiesta di adesione al gruppo da parte del consigliere comunale di maggioranza Antonio Lorena, componente del gruppo “Lamezia Futura” e che sostiene il sindaco Paolo Mascaro. Una mossa non casuale perché – dicono tra i corridoi di via Perugini – dietro ci sarebbe stata l’intenzione del consigliere Pietro Gallo di portare i meloniani tra le fila della maggioranza in Consiglio.
Un blitz però stroncato sul nascere dagli altri due componenti del gruppo, Rosy Rubino e soprattutto Mimmo Gianturco, complice un dettaglio non di poco conto: lo scorso 23 maggio, attraverso una votazione interna, Pietro Gallo era stato sfiduciato e contestualmente era stato nominato Mimmo Gianturco come nuovo capogruppo. Sulla scorta di questo nuovo disegno, è proprio Gianturco ora a decidere eventuali strategie e posizionamenti politici tra i banchi del Consiglio. E tra i piani, quella di passare in maggioranza, non esiste affatto. Quindi non avrebbe alcun valore la richiesta di adesione di Antonio Lorena che risale al 14 luglio 2022, successiva alla nomina di Gianturco a capogruppo. Circostanza sulla quale ha espresso il proprio parere anche il presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, che in una comunicazione ufficiale, dopo aver preso atto della nomina di Gianturco come nuovo capogruppo di FdI in Consiglio, ha rimesso nelle mani del segretario generale, Carmela Chiellino, un eventuale parere in merito alla richiesta.
Le ripercussioni di questo colpo mancato sono, al momento, imprevedibili. Ma è chiaro che la forzatura di Gallo rischia adesso di trasformarsi in un boomerang. Già perché lo stop imposto da Gianturco e dalla vice Rubino, potrebbe avere effetti anche in vista dell’elezione del nuovo presidente della Provincia di Catanzaro prevista per settembre. Il candidato in pole position è allo stato attuale il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro che, proprio in Consiglio, può già contare su una folta maggioranza di chiara matrice di centrodestra. La mossa di Gallo, ispirata dai vertici di FdI e dall’area vicina a Wanda Ferro, avrebbe consentito, almeno nelle intenzioni, il completamento del puzzle con l’inserimento di Fratelli d’Italia tra i banchi di maggioranza. Un piano, però, fallito. (redazione@corrierecal.it)
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