ROMA «Il voto» alle elezioni politiche 2022 «darà un risultato chiaro e andrà in una direzione o nell’altra, il pareggio non è contemplato. O vince l’Europa comunitaria o quella dei nazionalismi», «la scelta è fra noi e Meloni». Lo ha detto Enrico Letta in Direzione nazionale del Partito democratico. «Sui diritti – ha scandito il segretario del Pd – c’è la differenza più grande tra noi e loro», la destra. «Mai come questa volta nel Paese è in gioco il futuro della società italiana e di milioni di giovani che vogliono vivere in una società in cui si è liberi». «La prossima legislatura sia quella del lavoro, si riprenda un percorso costruttivo per consentire al lavoro di essere al centro». Il Paese «deve premiare e incentivare il lavoro, per i più giovani» ha sottolineato il leader dem.
Letta si è soffermato sui rapporti del Pd con il M5S. «Per tre anni abbiamo servito il Paese – ha detto il segretario nazionale in Direzione -. Se non fosse stato il lavoro con i 5 Stelle non ci sarebbe stato il governo Draghi. Nessun pentimento, quello che ha fatto il Pd con scelte intelligenti accompagnando l’evoluzione del M5S ha contribuito alla nascita del governo Draghi. Il Conte bis ha aiutato il Paese a uscire dalla pandemia e ha trattato e ottenuto Next generation Ue».
Quanto alla «discussione sulla premiership è stata surreale, nella giornata di ieri. A chi affila le armi dico che a Palazzo Chigi si va perché gli elettori ti spingono lì e il Parlamento ti vota. Io vorrei derubricare questa assurda discussione e dire che, se volete, assumo completamente il ruolo di front runner della nostra lista» ha affermato il leader dem.
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