REGGIO CALABRIA «I presupposti per mantenere l’alleanza fra il M5S e il Pd in Calabria ci sono. Stiamo continuando a lavorare insieme. Anche in vista del Consiglio regionale di venerdì prossimo stiamo discutendo insieme le posizioni da prendere su alcuni punti, come ad esempio il Piano Rifiuti. L’alleanza, dunque, per il momento tiene, anche perché Amalia Bruni è il collante fra M5S e Pd. Fra l’altro, nel frattempo si sono creati, oltre la politica, anche rapporti umani e di amicizia». Così all’AdnKronos Davide Tavernise, capogruppo del M5S nel Consiglio regionale della Calabria, regione dove alle ultime elezioni regionali il Movimento si è alleato con il Pd sostenendo la candidatura alla presidenza di Bruni. «Poi, certo – osserva -, se domani qualcuno a livello regionale si alza e comincia ad attaccare il Movimento, sarebbe diverso, ma non credo che i miei colleghi lo faranno. Sabato scorso abbiamo convocato una riunione regionale a Lamezia Terme e nessuno di noi, io per primo, ha attaccato il Pd». Dunque, se anche a livello nazionale l’alleanza fra Pd e M5S dovesse spezzarsi definitivamente, come sembra, «per me non c’è nessuna preclusione a proseguire il percorso comune», afferma Tavernise, «a meno che, ripeto, domattina quelli del Pd non si svegliano cominciando ad attaccare il Movimento. Ovviamente un contro è se lo attacca Letta, un altro è se lo attacca Mimmo Bevacqua, che è il capogruppo dem in Consiglio regionale. Però per il momento in Calabria nessuno ha attaccato il M5S».
«Non penso che il nostro leader nazionale, Giuseppe Conte, per il momento abbia intenzione di chiederci di porre fine all’alleanza sul territorio – chiosa Tavernise -, è il Pd che ha deciso di stare con Calenda, Gelmini, Brunetta e Di Maio piuttosto che con noi. Fra l’altro, non so chi ci perde di più, perché se il Movimento torna quello delle origini ha solo da guadagnarci elettoralmente».
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